Nel corso della vostra vita “da SEO” potrebbe capitarvi il sito di un cliente penalizzato da Google. In questi casi il motto che consiglio sempre e che mi impongo è keep calm and carry on :)
Quando e se vi capiterà, la mentalità giusta da tenere è quella dell’opportunità datavi per migliorare il sito ed annientare la penalizzazione inflitta. Ora vi racconto come ho affrontato un caso del genere.
Innanzi tutto, quando e come capire se esiste una penalizzazione nel vostro sito? Se entrate nel vostro pannello delle statistiche (es. Google Analytics) e notate un calo di visite anormale (anche -90% del normale traffico) allora avete un’altissima probabilità di essere stati colpiti dalla penalizzazione di Google. Un esempio di vista che potete notare è la seguente:
ovvero, il crollo verticale del traffico proveniente dai motori di ricerca.
Qual è la prima cosa da fare?
La primissima cosa da fare è raccogliere tutte le informazioni utili a capire il “virus” che affligge il vostro sito. E quindi:
Tutte queste domande sono utili per fare mente locale sul sito e per capire il motivo della penalizzazione.
Partiamo quindi con l’analisi. Per prima cosa andiamo a leggere i messaggi presenti nel Google Webmaster tool (GWT). Al suo interno sono infatti presenti tutti gli avvisi che Google manda al proprietario del sito.
In diversi casi la penalizzazione può arrivare prima del messaggio presente nel GWT, in linea di massima comunque entro 2 settimane (come in questo caso) nel GWT dovreste trovarvi un messaggio simile a questo:
Quali sono quindi i tool che consiglio di usare per l’analisi approfondita del sito?
Screaming Frog, per analizzare il sito e vederne tutti i link in uscita e Majestic SEO, per l’analisi avanzata dei link in entrata. Utilizzando assieme questi due tool abbiamo una rapida panoramica sullo storico e sulla situazione attuale del sito in merito a link in entrata ed in uscita dal sito stesso. Majestic SEO è inoltre molto migliorato negli ultimi mesi, grazie all’introduzione di nuovi parametri di qualità per un’analisi ancora più dettagliata dei link in entrata.
Nel caso che ho esaminato, grazie a questi strumenti ho potuto verificare che il sito in questione non aveva link in entrata di bassa qualità, ma in qualche pagina del sito presentava link esterni un po’ sospetti. In particolare ha attirato la mia attenzione una singola pagina che conteneva tre link con tre anchor text ottimizzati, diretti verso un unico sito esterno. Non ero ancora sicuro di aver trovato il principale motivo della penalizzazione, ma avevo una speranza. Speranza che è aumentata quando sono andato a verificare la data di pubblicazione di quella pagina: era stata infatti pubblicata 3 giorni prima del crollo verticale visto in Google Analytics.
Dopo aver rimosso quei link, ho inviato la richiesta di riconsiderazione tramite il GWT, spiegando nel dettaglio tutti gli interventi fatti nel sito e la relativa analisi. A distanza di una settimana dalla richiesta inviata questo è stato il risultato:
Dopo un’altra settimana è arrivata la risposta all’interno del GWT:
Un’uscita dalla penalizzazione dovuta quindi a schemi di link all’interno del sito.
Quindi ricordatevi sempre: “keep calm and carry on”.