Da qualche tempo mi sto gustando la lettura del nuovo libro di Donna Maurer, “Card Sorting – Designing Usable Categories“. Con un taglio pratico, il libro aiuta a progettare, condurre e analizzare un progetto di card sorting.
Nel mio caso, offre anche ottimi spunti di auto-valutazione sui progetti passati.
Che cos’è dunque il card sorting e quali problemi risolve?
Durante un card sorting, le persone coinvolte sono messe di fronte ad un certo numero di carte, una per ogni contenuto o funzionalità di un sito internet. Viene chiesto loro di ordinarle, raggruppandole nelle categorie più logiche ai loro occhi, e di dare un nome appropriato alle categorie così definite.
Obiettivo del card sorting è la creazione di un’architettura del sito che faciliti la “findability“, ovvero la reperibilità delle informazioni:
Un caso concreto di card sorting
Abbiamo condotto e analizzato un card sorting per il nuovo sito della European School of Economics (ESE), di cui TSW sta curando la progettazione e l’ottimizzazione SEO in fase di sviluppo.
ESE è una scuola di Economia che organizza corsi di laurea, post-laurea e Master.
Già dalla prima breve chiacchierata con il cliente, sono emersi i due punti di forza dell’università, da sottolineare nel nuovo sito:
2 domande, 2 risposte:
Abbiamo pensato ad un test in remoto: circa 40 utenti italiani ed internazionali hanno completato il test in breve tempo, direttamente a casa loro.
Come è andata?
Il risultato del test sui contenuti generali è stato molto utile a definire un’architettura dell’informazione efficace: poche sono state le differenze di comportamento dei diversi utenti.
Viceversa, focalizzandosi sui corsi, ogni utente ha raggruppato le carte in modo diverso. I tre criteri di raggruppamento più logici, sono stati tutti equamente scelti!
Lato usabilità, non ho avuto alcun problema ad accettare questo risultato. La risposta degli utenti era eloquente: non esiste un criterio di categorizzazione univoco o semplice. Le caratteristiche di personalizzazione che ESE propone non sono sufficienti ad “ingessare” i corsi in un semplice menu di primo livello: serve un modo alternativo per facilitarne la ricerca!
About User, inoltre, collabora fianco a fianco a TSW, incaricata dello sviluppo e della SEO del nuovo sito ESE. E da qui lelotte intestine! Come spiegare ai colleghi che non esiste un criterio assoluto per organizzare i corsi nel menu di primo livello?
Ha sbagliato la letteratura?
Gli utenti non erano abbastanza numerosi (con pochi utenti è naturale ottenere dei risultati discordanti)? Per una controprova abbiamo provato a reclutare nuovi utenti. Procedendo nell’analisi, si confermava lo stesso trend!
Abbiamo quindi pensato di creare una struttura che rispettasse entrambe le esigenze, quelle della SEO e quelle dell’usabilità: un menu di primo livello che organizza i corsi per “formazione” (criterio scelto da appena più di un terzo dei partecipanti), unito alla proposta di uno strumento di ricerca alternativo, una sorta di meccanismo a faccette che guidi lo studente verso il corso per lui più indicato. Dove abiti? Vuoi studiare all’estero? Qual è il tuo titolo di studio? E così via.
E così abbiamo fatto pace :-)
Il risultato che ora aspettiamo è di fare contenti gli utenti del sito, i motori di ricerca e, speriamo, anche il cliente!