Facebook e la sua viralità (ecologica)

Di ritorno da una trasferta da un cliente, all’altezza di Padova Est, ho fantasticato per l’ennesima volta sulla coppia di pini marittimi incastrati tra le due corsie dell’autostrada A4. Mi è sempre piaciuto sentire i commenti della gente sui ricordi legati a qui due pini: a chi ricordano le vacanze al mare, a chi il periodo militare, a chi il lavoro, ecc.

Mi sono chiesto poi se ci fosse uno strumento on line per raccogliere tutte queste testimonianze… certo, c’è Facebook!
Prima di aprire qualsiasi attività sul sito volevo però raccogliere del materiale fotografico o video; ho quindi inserito nella firma di Google Talk una richiesta aperta a tutti. Già nel giro di pochi giorni avevo materiale a sufficienza!

Venerdì 21 novembre, in collaborazione con Lara ed Enrico, ho creato la pagina fan e fatto i primi inviti agli amici. In totale nell’arco di pochi giorni abbiamo invitato circa un centinaio di amici.
La prima cosa che è emersa è che gli amici inserivano i commenti come risposta all’invito e non direttamente nella pagina. In seguito non abbiamo più proseguito con gli inviti, lasciando che si propagasse da sé, per verificare la potenziale viralità di Facebook.

Ad oggi siamo arrivati a 5.449 iscritti come fan, 750 messaggi in bacheca e due foto inserite dai fan stessi. E tutto questo grazie alla viralità: gli utenti di Facebook sono venuti a conoscenza della pagina grazie alla visione delle azioni dei loro amici. I nostri prossimi esperimenti riguarderanno sempre l’aspetto virale, ma legato ad eventi e video.

Facebook è quindi il social media più eclettico dal punto di vista dell’interazione degli utenti, in quanto offre molteplici possibilità, sia agli iscritti alla pagine fan che ai loro gestori.
Si conferma lo strumento di marketing virale più adatto, in questo momento, in quanto il successo o l’insuccesso di qualsiasi iniziativa dipende esclusivamente dal passaparola.

Magari il prossimo passaggio sarà una raccolta di firme per la salvaguardia dei due pini :-)

11 dicembre 2008 Manuel Daros