È arrivato anche il mio turno: con un po’ di distacco da Serena e Mariangela anche l’ultima parte del progetto “Cognizione e Search Marketing” è stata conclusa, presentata e valutata. È quindi il tempo di fare i bilanci.
Come già detto dalle mie colleghe, ci siamo imbattute in maniera inaspettata in questo tipo di studio, tramite la Prof.ssa Albertazzi, che era stata contattata da TSW per questo progetto di ricerca. Il campo di studio non era affatto semplice, né “riconosciuto” dai teorici, e quindi mai considerato dalle scienze cognitive, ma nonostante difficoltà più o meno grandi, sono felice di aver accettato questa “sfida” e soddisfatta di averla portata a termine.
Al momento della scelta dell’argomento ero molto incerta sull’opportunità di concentrare lo studio sulle parole chiave: mi sembrava un campo troppo individuale e con poche regole. Ho deciso comunque di provare, e non appena ho “incontrato” la teoria della Grammatica Cognitiva, suggeritami dalla Prof.ssa Albertazzi, ho capito che mi sbagliavo.
Nel mio studio ho cercato di definire i processi cognitivi che stanno alla base della scelta delle stringhe di ricerca, per comprendere il modo di agire del navigatore e quindi anticiparne il comportamento e le preferenze già nelle definizione delle keywords.
La Grammatica Cognitiva mi ha permesso di analizzare le stringhe di ricerca con un’ottica diversa, non tanto osservandone il “contenuto di significato”, ma il come questo significato viene strutturato. Quando, per esempio, si formula una frase vi sono due cose che contano per comprendere il messaggio trasmesso in modo corretto: è necessario conoscere il significato delle parole che compongono la frase (il lessico) e interpretare il modo in cui queste parole sono articolate (cioè la grammatica). Attraverso lo studio delle caratteristiche grammaticali delle stringhe di ricerca e dei processi cognitivi che generano tali preferenze si è sviluppato un piccolo, nuovo fronte di ricerca che coinvolge tecnologia e linguistica.
Da questo studio è possibile ricavare un metodo per la scelta delle keywords: attraverso l’uso dei concetti di base della Grammatica Cognitiva (la “regione” e il processo di imposizione dei “confini”) si possono ricavare tutte le parole legate ad un dato concetto e probabilmente anche ordinarle secondo la preferenza dell’utente. Partendo dal concetto centrale di un sito (il prodotto o idea principale), si può operare un progressivo restringimento e allargamento dei confini di tale nome (o insieme di nomi) per ottenere la lista completa delle regioni ad esso collegate. Dal momento che il linguaggio non è un sistema autonomo, esso viene influenzato dagli altri sistemi di cognizione quale, per esempio la percezione: è quindi possibile studiare la regione di ciascun nome in riferimento specifico ad uno dei sensi o ad una data dimensione cognitiva.
Il bilancio finale è quindi molto positivo: questa ricerca è stata un’esperienza importante che, forse al contrario delle prime aspettative, ha creato attorno a sé una certa curiosità sia da parte dei “tecnici” sia, soprattutto, da parte di persone interessate allo studio del linguaggio.
Per una panoramica più completa e chiara è possibile trovare l’abstract della tesi nell’area Approfondimenti del sito TSW.