About User: gli ingredienti di un test di usabilità

Ormai vicino al suo primo compleanno, il laboratorio About User, spin-off di TSW interamente dedicata ai test di usabilità, festeggia il primo centinaio di test effettuati. Per questo oggi vi voglio far “entrare” dentro il nostro laboratorio, raccontandovi cosa succede.

Vi siete mai chiesti come si articola un test di usabilità?
Per quanto riguarda la nostra esperienza, noi accogliamo l’utente in un ambiente piacevole e lo accompagniamo nella sua esperienza di navigazione con la funzione di “facilitatori”, capaci di metterlo a suo agio e di fugare ogni suo dubbio, supportato dalla presenza di tecnologia all’avanguardia ma mai invasiva.

Laboratorio eye tracking About User

Invitiamo quindi l’utente a navigare su una pagina del sito in analisi, alla caccia di una specifica informazione utile a rispondere ad un suo specifico bisogno informativo, informazione che contemporaneamente riveste un ruolo essenziale per il sito web dell’azienda.

“Immagina di essere a casa tua e comportati nel modo più naturale possibile”: è questo il più importante requisito di un buon test di usabilità.
Perché i dati reperiti siano quanto più possibile fedeli, l’utente deve essere a proprio agio.
Da questo punto di vista possiamo certo ritenerci soddisfatti: l’obiettivo è stato raggiunto!

Ogni movimento dell’utente, ogni espressione e frase pronunciata ad alta voce viene tracciata dai nostri sistemi. La strumentazione Tobii ci permette inoltre di registrare i movimenti degli occhi che l’utente, anche inconsciamente, effettua sulla pagina web, navigata su quello che all’apparenza è un normale schermo LCD. Al termine della navigazione, per sondare il livello di soddisfazione che ha ricavato dal sito, l’utente risponde ad un questionario pensato ad hoc.

Salutato alla porta l’ultimo utente, comincia la fase di analisi dei dati, per arrivare a stendere il report di usabilità, che in pratica è l’esito del test, un documento che – evidenziando pregi e difetti del medium testato – propone delle soluzioni capaci di migliorare il successo dell’utente nell’eseguire le attività per cui il sito web è stato pensato. I risultati nascono da tre analisi diverse, ciascuna delle quali capace di rispondere ad alcune domande molto specifiche:

• L’analisi della navigazione: dove ha fatto click l’utente? Ha ottenuto il risultato desiderato? Ha commesso degli errori? Quanto hanno inciso gli errori commessi sull’efficienza e l’efficacia della navigazione?

• L’analisi di eye tracking: quali elementi della pagina ha guardato l’utente? Quali elementi non sono mai stati visti? Perché l’utente non ha interagito con un menu? L’aveva visto? Per quanto tempo viene osservato l’elemento più importante della pagina? E’ guardato come primo elemento? Come ultimo?

• L’analisi del questionario: l’interazione utente-interfaccia è soddisfacente? Quali caratteristiche del medium sono percepite come positive dall’utente? Quali come negative o migliorabili? Cosa si aspetta l’utente dal medium?

Analizzati insieme, i dati reperiti dal test servono a rimuovere ciò che non funziona e a migliorare ciò che funziona. Ciò permette al nostro cliente di guadagnare un notevole vantaggio, facendo compiere alla propria campagna di web marketing un salto evolutivo in avanti, verso i propri clienti.
Perché nella costruzione di una relazione positiva e duratura tra azienda e cliente bisogna creare un sito accogliente, rassicurante, che accompagni l’utente in modo chiaro e piacevole verso la conversione.

 

1 settembre 2008 Luca Schibuola

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