Il 15 e il 16 aprile TSW è stata al Be-Wizard!, evento nazionale sul digital marketing che ogni anno si tiene a Rimini. Marketing Automation è stato il tema principe di questa 8° edizione, argomento discusso e presentato in molte delle sue sfaccettature: dall’email marketing all’e-commerce, alla business intelligence.
Paolo Zanzottera, digital evangelist, ha aperto i lavori con un intervento il cui titolo racconta bene lo spirito che si è respirato in tutte le sale di entrambi i giorni: Digital Marketing Automation: lavori da scimmie alle macchine, lavori intelligenti alle persone. In grandissima sintesi “più lavoriamo con le macchine, più dobbiamo pensare alle persone: le macchine acquisiscono, memorizzano e ordinano il dato, ma sono le persone che lo devono gestire in modo strategico“. A seguire, sul palco si sono alternati importanti ospiti di portata internazionale: Peter Fisk (autore di GameChangers, CEO di GeniusWorks e docente presso la IE Business School), Mathew Sweezey (Responsabile Marketing di SalesForce), Gary Angel (Leader EY’s Digital Analytics Practice) e Andrea Saviane (Country Manager Italia di BlaBlaCar).
A partire dal pomeriggio del primo giorno si sono aperti 6 diversi tavoli di lavoro, ad ognuno dei quali cui era dedicata una serie di interventi:
Da questa esperienza mi sono portato a casa sicuramente molti dati e un bel po’ di spunti di riflessione, e ne voglio condividere 3 in particolare:
L’utilizzo di automatizzazioni può semplificare, e molto, la vita delle agenzie. L’utilizzo di sistemi di creazione automatica di contenuti, di API per gli annunci AdWords o Facebook, ma anche la creazione di regole sofisticate di automatizzazione di meta contenuti, permettono a chi queste cose le fa di mestiere di impiegare il proprio tempo in attività a maggior valore aggiunto, legate alla strategia e alle ottimizzazioni avanzate (dando più soddisfazioni sia al cliente che a loro stessi) più che alla creazione di report manuali e analisi routinarie.
Con l’#automation dedichi tempo in attività a maggior valore aggiunto #BeWizard
I report rappresentano spesso un breve riassunto del rendimento dell’investimento del cliente, ma anche il lavoro dell’agenzia. Implementare sistemi di automatizzazione dei report è sicuramente un primo step per fornire al cliente dati organizzati e in modo continuativo. Pensiamo ad esempio ad una dashboard automatica con una serie di KPI selezionati sull’andamento delle performance del sito (o dell’e-commerce), che un marketing manager può ricevere tutte le mattine: permette al cliente di monitorare in modo approfondito (e immediato!) l’andamento del proprio business e all’agenzia di impiegare il tempo dedicato alla creazione di report dedicati in attività a maggior valore aggiunto, ad esempio business review fatte assieme al cliente a partire dagli stessi report automatici.
Implementare sistemi di #automation per i report può fornire dati organizzati al cliente
Un passo successivo alla creazione di report automatizzati è la creazione di un sistema dedicato di Business Intelligence dove, attraverso l’uso di software dedicati e l’opportuna integrazione dei dati, si può creare un vero e proprio pannello dinamico formato da dashboard dedicate e focalizzate su molti aspetti del proprio business. L’esempio più semplice è sicuramente la creazione di un pannello sull’e-commerce con dati di vendita, di stock e di investimenti, ma uno strumento di questo tipo può diventare fondamentale per qualsiasi business in cui si siano fatti degli investimenti digital con obiettivi di conversione o di comunicazione online.
Una dashboard dedicata al proprio business online permette non solo di risparmiare tempo di analisi e impiegarlo in attività strategiche, ma anche di recuperare in poco tempo gli elementi fondamentali per prendere decisioni importanti in tempi rapidi.
#BusinessIntelligence per focalizzarsi su attività strategiche #BeWizard
L’automatizzazione diventa un elemento fondamentale se si parla di vendite online. Fondamentale perché automatizzare significa da un lato arricchire l’esperienza d’acquisto dell’utente e, dall’altro, aumentare le vendite, in quanto si lavora contemporaneamente sul miglioramento di diversi elementi come il tasso di conversione, lo scontrino medio, la frequenza d’acquisto.
L’automatizzazione più interessante si può applicare sicuramente al canale email: carrelli abbandonati da recuperare, buon compleanno e altri invii automatici (ma perfettamente custom) migliorano l’esperienza d’acquisto in quanto l’utente riceve una comunicazione personalizzata e l’impatto sulle vendite diventa importante.
Altro elemento importante di automatizzazione per migliorare l’esperienza d’acquisto è lavorare on-site: ci sono sistemi che permettono di creare vetrine automatizzate, ma anche prodotti visibili negli spazi dedicati all’upselling e al cross selling in modo automatico. Le stesse ricerche sul search engine del sito, inoltre, possono essere personalizzate sulla base della navigazione degli utenti. In questo modo, non solo gli utenti troveranno in pochissimi clic quello che cercano, ma si andrà ad impattare sul valore dello scontrino medio e del tasso di conversione in modo significativo.
Nell’#ecommerce, automatizzare significa migliorare l’esperienza dell’utente
Ultimo ma non meno importante elemento di questa esperienza al Be Wizard è l’automation intesa come presenza e sincronizzazione del proprio catalogo sui market place. Amazon su tutti gioca un ruolo sempre più importante sugli acquisti, basti pensare che si stima che oggi il 44% degli acquirenti online negli USA lo consulta per la ricerca dei prodotti preferiti e che nel 2012 questa percentuale era del 30%. “Solo” il 30% consulta Google per lo stesso motivo. Diventa fondamentale in molti casi, in termini molto semplificati, sincronizzare il proprio catalogo online con Amazon (e/o altre piattaforme) per aumentare la presenza digitale e aumentare il numero degli acquisti.
Gli automatismi quindi possono semplificare e migliorare il lavoro dell’agenzia, del cliente e creare migliori esperienze d’acquisto e di navigazione, diventano un investimento che non solo si ripaga nel lungo periodo ma che porta valore aggiunto fin dalla sua messa in atto.
Ricordate però , come ha detto l’autore americano Timothy Ferriss:
Non automatizzate mai qualcosa che può essere eliminato e non delegate mai qualcosa che può essere automatizzato o semplificato.
Se volete leggere un bel riassunto di tutti gli interventi del Be-Wizard! lo potete trovare sul blog dei ragazzi di This MARKETERs Life, che si sono anche aggiudicati, in chiusura d’evento, il premio per la miglior domanda ai relatori.
Se siete interessati ai temi del digital marketing automation e a quello che può consentire per ottimizzare le proprie attività di marketing digitale, rimanete sintonizzati: nei prossimi giorni arriverà anche un contributo di Carlo.