Nel suggestivo contesto strutturale del Salone delle Fontane si è svolto oggi il primo IAB Forum a Roma, che mi ha vista fortunata ospite di una fantastica capitale, che sembrava essersi vestita di sole e di primavera giusto per l’occasione.
Dopo le esperienze dei passati IAB forum milanesi, l’aspettativa era inevitabile e la “sete di confronto”, concedetemelo, anche. Onore al merito per coloro che hanno scelto la location dell’evento, all’altezza sotto tutti i punti di vista di accogliere, per la prima volta nella città eterna, uno dei più importanti eventi di comunicazione del panorama italiano.
Un bell’8 pieno anche all’organizzazione del convegno che, complice forse anche il numero inferiore dei partecipanti rispetto alle edizioni lombarde, ha saputo gestire molto bene la giornata, creando un’atmosfera più “informale” e avvolgente, che ha aiutato a mantenere costante l’attenzione e ha incoraggiato domande dopo gli interventi nonché lo scambio di opinioni durante la tavola rotonda.
Una giornata romana cominciata insomma sotto i migliori auspici e che ha tenuto desto l’interesse di tutti noi che siamo intervenuti, accompagnandoci attraverso un percorso di speech brillanti; cito gli interventi del mattino, che hanno visto sul palco in sequenza un simpatico e coinvolgente Marco Montemagno, l’esilarante professor Di Bari e, ultima ma non ultima, la presidentessa di IAB Italia, Layla Pavone.
Userò una sorta di slogan per riuscire a far passare il concetto che è stato il filo conduttore di tutta la giornata: “awareness versus engagement” ovvero ” diffusione contro coinvolgimento”. Per spiegarlo, tenterò di parafrasare le parole del professor Di Bari e di Layla Pavone, che hanno incitato le aziende che vogliono avere un vero ritorno dallo strumento web a “corteggiare e sedurre” i propri utenti, con contenuti e strumenti accattivanti, uscendo dal proprio sito, per andare a vedere cosa e dove cercano gli utenti. Nel Web 2.0 i vecchi metodi non funzionano. Bisogna instaurare una sorta di relazione amorosa, un flirt fra azienda e consumatore. L’advertising non può fermarsi alla diffusione, ma deve diventare sempre più coinvolgimento; e questo coinvolgimento dovrà estendersi anche alle agenzie che fanno comunicazione online e offline, che sono chiamate a gran voce a collaborare fra loro, affinché internet non sia un canale slegato dagli altri, ma anzi venga percepito come leva fondamentale del marketing mix.
E’ proprio il caso di dire “galeotto fu Internet” nella relazione fra azienda e consumatore!
Con quest’immagine del web come luogo di incontro e relazione, soddisfatta anche la parte romantica di me, lascio Roma al tramonto e commento fra me e me che questa prima trasferta IAB in centro Italia non potrà che avere un meritato seguito.