Lo scorso giugno Bing ha introdotto Phoenix, il nuovo aggiornamento del suo Webmaster Tools che fra le nuove funzioni (Link Explorer, Seo Analyzer e Seo Reports) include un tool davvero interessante, ovvero la possibilità di richiedere la rimozione di URL che linkano il nostro sito.
Navigando nel forum di Google, abbiamo trovato un’anticipazione dell’arrivo di questo Webmaster Tools dalle nuove funzionalità:
“…è in arrivo la funzione ignora backlinks negli strumenti per i webmaster (o meglio, sono in arrivo dei miglioramenti negli strumenti per i webmaster, se questa funzione ci sarà non è ancora dato a sapere) . Questa funzione in realtà sarà praticamente una richiesta di riconsiderazione dei backlinks, cioè al posto di fare la richiesta di riconsiderazione spiegando quali link pensate che possano danneggiare il sito, con questo tool si potrà segnalare direttamente il dominio che ci linca per sottoporlo a esame…”
Con l’arrivo di Google Penguin (25 aprile 2012 per l’Italia) diversi siti sono stati penalizzati, a volte ingiustamente. Il caso più eclatante è quello di WPMU, penalizzato in quanto i temi che distribuiva per WordPress contenevano un link nel footer con lo stesso anchor text verso il suo sito (successivamente WPMU è uscito dalla penalizzazione di Google Penguin tramite questa procedura). Quello che più preoccupa comunque è la possibilità tramite strumenti quali Xrumer, Scrapebox o simili, utilizzati da spammer o da potenziali competitor, di inficiare il posizionamento di un sito inserendo link verso quest’ultimo in siti penalizzati o di bassa qualità. Ecco perché l’introduzione nel pannello di Google di una funzionalità per rimuovere questi URL dannosi incontrerà di sicuro grande entusiasmo. E nella discussione in questione abbiamo proprio la conferma delle prossime novità in arrivo per aiutare i SEO a ripristinare i siti colpiti dal Google Penguin.
Solitamente, nel pannello di controllo di Google, se siete stati colpiti da questo algoritmo dovreste avere un messaggio simile a:
“Abbiamo rilevato che alcune pagine del tuo sito potrebbero fare uso di tecniche non conformi alle Norme sulla qualità di Google. In particolare, verifica la presenza di link potenzialmente artificiali o non naturali, diretti al tuo sito con lo scopo di manipolare il PageRank. Esempi di link non naturali potrebbero essere acquistati per aumentare il PageRank o acquisiti attraverso la partecipazione a schemi di link.”
In Google Analytics invece dovreste aver notato un calo vistoso di visite dopo il 25 Aprile.
Per tutti i SEO quindi queste novità dovrebbero essere una manna dal cielo soprattutto se verrà implementata la rimozione di URL come già fatto da Bing.