Retargeting e remarketing: oltre la tecnologia per sviluppare connessioni autentiche

Il retargeting e il remarketing, spesso visti come tecnicismi nel campo dell’advertising online, vanno oltre il semplice aspetto tecnologico. A prescindere dalla prospettiva con cui li si intenda, sono concetti fondamentali che riguardano l’interazione umana e la psicologia del consumatore.

 

Retargeting

Il retargeting e il remarketing sono due concetti correlati nel campo del marketing digitale, ma si riferiscono a strategie diverse.

Il retargeting è una strategia che mira a raggiungere le persone che hanno già interagito con il sito web, visualizzato determinati prodotti o eseguito azioni specifiche. Funziona tracciando il comportamento dell’utente sul sito web e, quindi, mostrando annunci mirati a questi utenti su altri siti web o piattaforme pubblicitarie.

Il remarketing è una strategia che si concentra sul raggiungere le persone che hanno già mostrato interesse per determinati prodotti o servizi, ma che potrebbero non aver completato un’azione desiderata, come ad esempio l’acquisto. Solitamente, questa strategia viene utilizzata per inviare messaggi personalizzati ai potenziali clienti al fine di incoraggiarli a completare il processo.

Ad esempio, se un utente ha aggiunto un prodotto al carrello, ma non ha effettuato l’acquisto, è possibile utilizzare la strategia di remarketing per inviargli un’e-mail o intercettarlo tramite un annuncio che stimola a completare la procedura o offre una promozione per incentivare l’acquisto.

Il retargeting e il remarketing, però, spesso considerati solamente come questioni di natura tecnica nell’ambito dell’advertising online, trascendono il mero aspetto tecnologico. Indipendentemente dall’ottica adottata, rappresentano concetti essenziali che riguardano l’interazione umana e la psicologia del consumatore. Quando visitiamo un sito web o interagiamo con un prodotto, sviluppiamo una sorta di connessione con esso. Tuttavia, siamo spesso distratti, occupati o incerti nel momento in cui viviamo queste esperienze. Ecco perché il retargeting e il remarketing entrano in gioco.

Oltre a rappresentare una strategia efficace, remarketing e retargeting hanno infatti un enorme valore nel creare una connessione autentica con il brand. Non si tratta solo di raggiungere gli utenti interessati, ma di costruire una relazione duratura con loro. Quando una persona vede annunci mirati che rispecchiano le sue preferenze e i suoi comportamenti, può scattare il legame emotivo con il brand: questo può trasformarsi in una fiducia più profonda e in una fedeltà nei confronti dell’azienda.

Gli utenti si sentiranno compresi, apprezzati e avranno maggiori probabilità di continuare ad interagire con il brand e, idealmente, di effettuare acquisti ripetuti. Inoltre, il remarketing e il retargeting consentono al brand di mantenere una presenza costante nella vita degli utenti, mantenendo un dialogo aperto e continuo. Questo può contribuire a rafforzare l’immagine del brand, ad aumentare la consapevolezza e a far sì che venga ricordato nel momento in cui gli utenti saranno pronti ad effettuare un acquisto o a compiere un’azione desiderata.

La chiave del successo risiede nella creazione di contenuti per il remarketing che siano altamente efficaci. Quando si parla di contenuti efficaci per il remarketing, si fa riferimento a messaggi persuasivi e coinvolgenti che risuonano con il pubblico target: questi contenuti devono rispecchiare le preferenze, i comportamenti e le esigenze degli utenti, creando un legame emotivo con il brand. L’obiettivo è far sentire le persone comprese, apprezzate e offrire loro un valore aggiunto.

Tuttavia, è fondamentale comprendere che il contenuto utilizzato in queste strategie deve essere veritiero, autentico e preferibilmente creativo, altrimenti si rischia di ottenere l’effetto contrario. Tali contenuti devono rispecchiare la realtà del brand e dei suoi prodotti o servizi. Promettere qualcosa che non può essere mantenuto o presentare informazioni fuorvianti può danneggiare la fiducia degli utenti e influire negativamente sulla percezione del brand, generando quindi un effetto totalmente contrario rispetto a quello desiderato.

11 luglio 2023 Giovanni Golfetto

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TAG: social media advertising digital marketing