3 consigli e 1 imperativo per progettare applicazioni usabili per Apple Watch

Imperversano in rete le critiche sull’usabilità del nuovo Apple Watch. Anche le app subiscono pungenti giudizi riguardo gli aspetti legati all’efficacia e all’efficienza d’uso.

Dopo aver letto numerosi articoli, abbiamo cercato di rielaborare i concetti e i giudizi espressi in tre consigli pratici e un imperativo.

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Tre consigli per progettare applicazioni usabili per Apple Watch

  • 1. Progettare un’applicazione che sia l’estensione naturale di un applicazione presente sullo smartphone

Le app più utili per smartwatch sono quelle che ricevono e forniscono informazioni direttamente dagli smartphone a cui sono collegati.  Pertanto, risulta utile creare app che integrino funzioni e completino applicazioni presenti sul cellulare.Le applicazioni progettate “stand-alone” risultano limitate e poco efficaci nel supportare la vita quotidiana.

  • 2. È necessario progettare app poco complesse, con flussi di navigazione semplici ed interazioni “misurate”

Abbiamo osservato come applicazioni complesse, con un flussi di navigazione che prevedono numerosi passaggi e/o tap, risultano poco immediate e difficili da usare. Gli smartwatch sono nati per l’utilizzo in movimento e troppi passaggi possono far perdere il vero valore di questi strumenti. Inoltre lo spazio per le interazioni su un Apple Watch è notevolmente ridotto e cercare di non caricare troppo l’interfaccia di pulsanti è una sfida tutt’altro che facile e scontata: forte è il rischio di generare esperienze d’uso frustranti.L’utilizzo delle gesture (movimenti del braccio) potrebbe integrare in maniera efficace la mancanza di controlli (come dimostra l’esperienza positiva negli Android Wear).

  • 3. Pensare ai contenuti, al contesto d’uso, e focalizzarsi sull’essenziale.

Risulta importantissimo concentrarsi su pochi contenuti e funzionalità, ben delineati e progettati, che soddisfino le esigenze dell’utente e che siano sufficientemente chiari. Trova poco senso riempire uno schermo limitato con numerosi contenuti e molteplici pagine da scorrere. È quindi fondamentale progettare  “less is more” e sfruttare l’handoff (sistema per cui le informazioni che stiamo guardando e leggendo su smartwatch passano direttamente sullo smartphone) per la visualizzazione di contenuti complessi ed estesi.

L’imperativo: Testare! Testare! Testare!

Testare le APP progettate prima di rilasciarle permette di scoprire le maggiori barriere e criticità di usabilità e individuare soluzioni che le superino.

Tramite strumenti e metodologie mutuate dai test di usabilità per dispositivi mobile (document camera e think aloud) è possibile, in tutte le fasi di progettazione e sviluppo, valutare le APP e  migliorare l’esperienza delle persone che le utilizzeranno.

Per concludere, crediamo che l’Apple Watch sia un prodotto innovativo, all’avanguardia e alla moda. Abbandoniamo però gli spot emotivi di Apple e pensiamo all’usabilità e alle sue reali potenzialità. Pensiamo alle infinite possibilità e riflettiamo a questi orologi intelligenti come uno strumento per risolvere i problemi e come un supporto alla quotidianità.

Fonti:

 

12 agosto 2015 Nicolò De Uffici