Imperversano in rete le critiche sull’usabilità del nuovo Apple Watch. Anche le app subiscono pungenti giudizi riguardo gli aspetti legati all’efficacia e all’efficienza d’uso.
Dopo aver letto numerosi articoli, abbiamo cercato di rielaborare i concetti e i giudizi espressi in tre consigli pratici e un imperativo.
Le app più utili per smartwatch sono quelle che ricevono e forniscono informazioni direttamente dagli smartphone a cui sono collegati. Pertanto, risulta utile creare app che integrino funzioni e completino applicazioni presenti sul cellulare.Le applicazioni progettate “stand-alone” risultano limitate e poco efficaci nel supportare la vita quotidiana.
Abbiamo osservato come applicazioni complesse, con un flussi di navigazione che prevedono numerosi passaggi e/o tap, risultano poco immediate e difficili da usare. Gli smartwatch sono nati per l’utilizzo in movimento e troppi passaggi possono far perdere il vero valore di questi strumenti. Inoltre lo spazio per le interazioni su un Apple Watch è notevolmente ridotto e cercare di non caricare troppo l’interfaccia di pulsanti è una sfida tutt’altro che facile e scontata: forte è il rischio di generare esperienze d’uso frustranti.L’utilizzo delle gesture (movimenti del braccio) potrebbe integrare in maniera efficace la mancanza di controlli (come dimostra l’esperienza positiva negli Android Wear).
Risulta importantissimo concentrarsi su pochi contenuti e funzionalità, ben delineati e progettati, che soddisfino le esigenze dell’utente e che siano sufficientemente chiari. Trova poco senso riempire uno schermo limitato con numerosi contenuti e molteplici pagine da scorrere. È quindi fondamentale progettare “less is more” e sfruttare l’handoff (sistema per cui le informazioni che stiamo guardando e leggendo su smartwatch passano direttamente sullo smartphone) per la visualizzazione di contenuti complessi ed estesi.
Testare le APP progettate prima di rilasciarle permette di scoprire le maggiori barriere e criticità di usabilità e individuare soluzioni che le superino.
Tramite strumenti e metodologie mutuate dai test di usabilità per dispositivi mobile (document camera e think aloud) è possibile, in tutte le fasi di progettazione e sviluppo, valutare le APP e migliorare l’esperienza delle persone che le utilizzeranno.
Per concludere, crediamo che l’Apple Watch sia un prodotto innovativo, all’avanguardia e alla moda. Abbandoniamo però gli spot emotivi di Apple e pensiamo all’usabilità e alle sue reali potenzialità. Pensiamo alle infinite possibilità e riflettiamo a questi orologi intelligenti come uno strumento per risolvere i problemi e come un supporto alla quotidianità.
Fonti: