Foursquare: una nuova opportunità di promozione per le aziende

Parlando di tendenze del web, la parola più utilizzata ultimamente è “geo-tagging”.

A dire la verità è da quando ho iniziato questo lavoro (10 anni fa ormai) che sento dire: “il futuro sono le ricerche locali”, che sia la volta buona?

Ecco quindi che si parla di social networks che sfruttano la geo localizzazione: i principali sono Foursquare, Gowalla, Latitude e Facebook Places.

Oggi vi parlo di Foursquare, semplicemente perché è quello che al momento riceve più attenzione.

La base da cui parte Foursquare è la mappatura virtuale dei luoghi che gli iscritti frequentano, fatta principalmente attraverso strumenti dotati di localizzatore satellitare (Smartphone, iPhone, ecc.)

Per fare un esempio di come funziona, pensiamo al caso in cui io scriva sul mio status una cosa del tipo “Ciao amici, mi trovo al Bar Sport, venite? vi sto aspettando” e contemporaneamente effettuo il “check-in” del luogo. Tutti i miei amici potranno vedere dove mi trovo. Oppure se mi trovo in centro a Treviso posso consultare Foursquare per vedere se qualcuno mi consiglia un posto dove cenare.

In Italia questo social network non è ancora molto affermato, ma a livello mondiale è passato da 725.000 utenti nel mese di marzo 2010 a 3 milioni di utenti nel mese di settembre.
A spingere la crescita c’è anche un aspetto ludico:  una sorta di gara con gli amici su chi fa più “check-in” di un luogo (ne so qualcosa visto che ogni giorno ci sfidiamo tra colleghi).
Per capirne meglio il funzionamento però, entriamo nel merito dei termini che lo contraddistinguono:

  • Check-in: quando si entra in un locale, negozio, ristorante, ufficio, supermercato, stazione si può effettuare il check-in. E’ come quando un alpinista scala una montagna e pianta la bandierina.
  • Tips: oltre a piantare la mia bandierina posso inserire una recensione sul luogo, oppure un consiglio (“la pizza con i carciofi è assolutamente da provare”), una recensione, o un semplice commento.
  • Badge: solo le spilline che si danno ai boyscout, in pratica sono dei riconoscimenti rilasciati all’utente in base alle attività che fa (numero di check in, di consigli, ecc…). Ci sono inoltre badge standard e badge speciali (ad esempio creati ad hoc per un evento).
  • Mayor: la persona che frequenta di più un locale, ne diventa il sindaco. Come nella vita reale no? Se tu sei quello che frequenta di più il bar, è probabile che il barista ti offra un caffè o le brioches invendute. La carica è temporanea, in quanto può arrivare qualcuno e fare più visite di te. Questa è la parte ludica e che stimola la competitività che anticipavo prima.

 

Ma come possono le aziende utilizzare questo canale caratterizzato dalla geolocalizzazione in termini di marketing? Le tipologie di promozione sono principalmente due:

  • Offerte speciali: ad esempio facendo un certo numero di check-in si ha accesso ad uno sconto o ad una promozione. Questo tenderà ad aumentare la brand awareness e la fidelizzazione del cliente.
  • L’azienda crea una lista di posti che consiglia: in questo modo ci si apre al dialogo con i propri consumatori e ci si mette in gioco in prima persona.

 

Ci sono già molti esempi interessanti:

  • Coin:  se ti trovi vicino ad un Coin store, c’è un alert che ti dice “offerta speciale: Coincard Easy è in omaggio per i mayor!”.
  • Benetton: ha aperto un profilo in occasione dell’inaugurazione del primo store londinese.
  • Starbucks: ha creato un proprio badge e dopo 5 check-in in un locale Starbucks si può diventare “baristi” con la possibilità di ricevere degli sconti sulle ordinazioni nel locale. Qui un articolo dedicato.
  • History Channel per lanciare una nuova serie ha creato un badge in edizione limitata. Ai primi utenti che avrebbero effettuato un check-in una località, avrebbe permesso di scaricare dei contenuti gratuiti.
  • Domino’s Pizza premia i sindaci dei propri ristoranti nel Regno Unito con la pizza gratis. Tutti gli altri clienti che effettuano il check-in hanno un contorno gratis. Qui post dedicato.
  • BART per incentivare l’utilizzo della metro ha creato dei badge specifici e ha messo in palio dei buoni sconto.

 

A seguire altri interessanti approfondimenti:

 

A destare sempre un certo fascino è  il settore della moda. Anche in questo settore, infatti, ci sono alcune aziende che hanno iniziato ad utilizzare Foursquare:

 

Recentemente Facebook Places sta crescendo molto e la concorrenza con Foursquare inizia già a farsi sentire. Noi stiamo già facendo scommesse su chi vincerà, voi cosa ne pensate?

8 ottobre 2010 Manuel Daros