IAB Forum Milano

Apro un post collettivo sullo IAB Forum: sotto coi commenti, cari colleghi!

Come sottolineato da più parti, perfino su Repubblica.it, grande partecipazione di pubblico alla prima giornata dello IAB: si parla di circa 2000 persone. L’organizzazione dell’evento mi è sembrata ottima, sia per la parte relativa alle conferenze che per l’area dedicata agli stand delle aziende, adeguatamente spaziosa. Tanti i big presenti tra gli stand, non solo per l’area del SEM ma per tutto il settore dell’advertising online. (Nella foto: Christian e Giuseppe allo stand TSW.)

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Al mattino purtroppo ho perso l’intervento del ministro e blogger Paolo Gentiloni, cercherò di recuperarlo online. La sua presenza è comunque un segnale importante, segno di attenzione da parte delle istituzioni.

Ho invece seguito gli interventi di Paolo Duranti di Nielsen Media Research e Danny Meadows Klue di IAB Europe. Il primo ha fornito una serie di dati sull’andamento degli investimenti pubblicitari su Internet, in Italia e nel mondo: il quadro generale mostra una forte crescita per l’Italia, + 50%, in linea con gli Stati Uniti, ma una percentuale sul totale degli investimenti ancora bassa rispetto ad altri paesi.

IAB forum

Il CEO di IAB Europe ha presentato, in un intervento davvero scoppiettante, alcune interessanti considerazioni sul momento di transizione tecnologica e comunicativa che stiamo attraversando e sul modo corretto di approcciarsi all’advertising online.

Nel pomeriggio ho seguito una serie di workshop dedicati all’email marketing, per raccogliere informazioni su un’attività che personalmente conosco poco. Qualche idea me la sono fatta, e ho apprezzato soprattutto l’intervento di Massimo Fubini, di Contactlab, per la sua concretezza.

Stand TSW

Un concetto che ho sentito ripetere da più parti, e che penso sarà ricorrente anche negli interventi di oggi, è che la pubblicità online si sta sempre più spostando da una comunicazione di tipo “broadcast”, cioè in stile televisivo, ad una modalità sempre più mirata e personalizzata. In questo processo credo che il cosiddetto “Web 2.0” avrà un ruolo importante, grazie alle possibilità di partecipazione e personalizzazione che offre.

E voi, che IAB avete visto?

9 novembre 2006 Marco Conte