Impressioni sul Google Web Masterminds

Google Web Masterminds

Mercoledì a Milano abbiamo partecipato al primo Google Web Masterminds, un evento organizzato da Google Italia e dedicato alla comunità Italiana degli sviluppatori.

La giornata, iniziata alle 10:00 e conclusa alle 18:00, ha visto coinvolti un gruppo di circa 200 persone che guidati dal team di Google Italia e da alcuni ingegneri di Google.com hanno partecipato a seminari e workshop legati ai prodotti open-source. Lo scopo dell’evento è stato quello di far conoscere ai web developers le potenzialità dei prodotti messi a disposizione, con una vasta serie di esempi e spunti da poter integrare all’interno dei propri progetti.

Nella mattinata c’è stato un seminario introduttivo dove si sono susseguiti una serie di interventi per far conoscere al pubblico la filosofia e su quali direzioni si sta muovendo l’azienda di Mountain View.

Il filo conduttore di tutti i servizi realizzati da Google è strettamente legato alla filosofia dell’open-source e alle sue potenzialità.

Tra le iniziative più interessanti segnaliamo la Google Summer of Code (SOC), dove viene data la possibilità a studenti e appassionati di partecipare attivamente allo sviluppo di progetti legati al mondo dell’open-source.

Inoltre è stata affermata la volontà di cambiare l’approccio all’architettura delle informazioni in rete passando da un’organizzazione mediante categorie fisse, e talvolta di interpretazione soggettiva, ad un approccio geo-localizzato attraverso i file KML e le Api di Google Maps.

Si pensi ad esempio ad un giornale che si occupa di notizie locali, e a quanto sarebbe estremamente interessante dare all’utente oltre ad una categorizzazione classica (cronaca, politica, ecc.) anche una rappresentazione geografica mediante delle mappe visuali ed interattive. Potrebbe essere rapidissimo scoprire quali sono le notizie di una data specifica avvenute in un preciso luogo.

Un altro spunto di discussione interessante è emerso in un intervento sul web 2.0, dove si evidenziava una tendenza della società moderna verso aspetti tipici dell’epoca precedente all’invenzione della stampa, con riferimento in particolare alle teorie di Walter Ong sul ritorno all’oralità. L’idea è che il diverso approccio all’informazione, caratterizzato da commenti e discussioni, tipico del cosiddetto web 2.0, ricordi il momento aggregativo che caratterizzava le orazioni dell’antica Grecia.

Il pomeriggio è proseguito con seminari e workshop di carattere tecnico, dedicate alla programmazione e all’introduzione dei seguenti servizi:

 

Essendo in tre, noi di TSW siamo riusciti a coprire tutti gli interventi, e a scambiarci le impressioni raccolte a fine giornata.

L’impressione generale è stata che i seminari fossero orientati principalmente ad un pubblico di sviluppatori che non si erano mai interfacciati con questo tipo di strumenti. Nonostante ciò, l’evento è stato un’occasione per trarre spunti interessanti da includere all’interno di progetti web innovativi. In particolare, ne abbiamo ricavato l’idea che l’utilizzo integrato delle mappe e degli altri servizi di Google possa contribuire in modo sensibile a migliorare e semplificare l’esperienza dell’utente. Ad esempio, per chiunque volesse sviluppare applicazioni fortemente legate al codice JavaScript (ad esempio pagine che utilizzino tecniche AJAX), ma non volesse incappare nei problemi di incompatilità che tale linguaggio presenta tra i principali browser, consigliamo di utilizzare il Google Web Toolkit, che vi permetterà di creare codice JavaScript indipendente dal browser, unica indicazione: è richiesta la conoscenza del linguaggio Java.

Naturalmente, per riuscire ad ottenere il meglio da questi strumenti bisogna lavorarci un po’ su… :-)

5 ottobre 2007 Francesco Boschian