Mia nonna era già 2.0

Sentiamo spesso parlare del fantomatico web 2.0, come sinonimo di rapporti sociali on line facilitati dalle nuove tecnologie, i social networks. Come sappiamo, i social networks sono piattaforme che permettono di interagire con amici o altri utenti uniti dagli stessi interessi.

Ma secondo me nel tempo non è cambiato nulla, l’interazione del 2.0 esisteva già ai tempi di mia nonna e adesso vi spiego perché! Comincio col dire che ho trascorso la maggior parte della mia infanzia con mia nonna in una località che già mi predestinava ad una vita legata alla comunicazione, Rai. Rai è una frazione di San Polo di Piave in provincia di Treviso, di conseguenza diventa Rai Tv.

Nonna e web 2.0

Mettiamo quindi a confronto i comportamenti di mia nonna con gli strumenti disponibili oggi nel web:

  • nella cucina di casa sua aveva appeso il calendario di frate indovino dove segnava gli appuntamenti o i compleanni di figli e nipoti, e tutti potevano consultarlo.
    Google o uno dei servizi integrati in Myspace / Facebook
  • mentre lavorava nell’orto usava portare con sé una radiolina con cui ascoltava le trasmissioni preferite
    Last.fm e Podcast
  • dopo pranzo non si perdeva mai la puntata della telenovela preferita, occasione questa di discussione con amiche e figlie
    Youtube
  • quando mi telefonava mi chiedeva dove sei e cosa stai facendo
    Google Maps e Twitter (o Plurk visto l’ultimo trend) 
  • teneva sempre una lista con gli appunti sulle cose da fare
    Blog
  • in quello che oggi chiameremmo salotto, ma che un tempo era semplicemente un prolungamento della cucina, teneva le foto di figli e nipoti
    Flickr
  • non amava chi parlava troppo in paese, o i “forestieri” in generale
    Spam
  • quando si diffondeva una notizia in paese e faceva il giro delle varie case, ognuno dava il proprio apporto, ritoccando la versione originale, condendola con ulteriori particolari
    Digg
  • ogni anno c’era la festa del paese dove tutti portavano qualcosa
    User generated content
  • quando doveva fare dei lavori particolari chiedeva agli esperti del paese se le consigliavano una persona competente; se non trovava nulla, usava le pagine gialle
    Yahoo Answers, Linkedin e Motori di ricerca
  • andava al mercato a fare la spesa, veniva bersagliata da 1000 proposte ma alla fine comprava sempre dalle bancarelle preferite o consigliate dalle amiche
    Stylehive, ThisNext, Kaboodle o Polyvore
  • ogni tanto chiedeva in paese che fine avesse fatto questo o quel personaggio
    Facebook o Myspace
  • se doveva approfondire un argomento, utilizzava l’enciclopedia
    Wikipedia
  • ogni tanto facevano la loro comparsa anche le “aziende” che proponevano servizi utili (arrotino, panettiere) e alcuni non richiesti (vendita porta a porta di elettrodomestici).
    Web Marketing

Pertanto non vedo tanta differenza tra la sua vita e la mia, ma se potessi farei subito a cambio. :-)

20 giugno 2008 Manuel Daros