TSW incontra i suoi clienti per indagare le nuove esperienze di marca con l’AI
Le esperienze delle persone con i brand cambiano continuamente. Cambiano i contesti, cambiano gli strumenti, cambiano le aspettative. E da sempre TSW è lì, dove queste esperienze si formano: ad ascoltare, osservare, comprendere. Oggi, una nuova intermediazione, quella dell’intelligenza artificiale, rende ancora più urgente capire come le persone cercano, cosa trovano, e soprattutto, da chi si fanno guidare (e di chi si fidano!) nei momenti decisivi che influenzano l’esperienza e orientano le loro scelte d’acquisto.
È da questa urgenza che TSW ha scelto di riunire alcuni dei propri clienti – tra cui Ducati, Juventus, Banca Progetto, Banca Sella, Faba, Cigierre (Old Wild West, Wiener Haus), Tecnica, Ca’Savio e Cassina – in una tavola rotonda all’interno del proprio lab, un luogo pensato per ascoltare, esplorare e progettare insieme.
Un momento prezioso di confronto, in cui esperienze, domande e visioni si sono intrecciate per riflettere su una questione cruciale: cosa succede oggi all’esperienza del cliente finale quando le risposte arrivano da un’intelligenza artificiale, senza che il brand possa sempre decidere come essere rappresentato?
Non si tratta solo di AI: il cuore della riflessione di TSW resta, come da sempre, l’osservazione delle persone. Comprendere come cercano, cosa chiedono, quali risposte ricevono e come queste influenzano la loro fiducia, le loro percezioni, e infine le loro decisioni.
L’incontro ha accompagnato i partecipanti in un percorso che ha portato a cambiare prospettiva: le intelligenze artificiali, spesso percepite come scatole nere che elaborano e restituiscono risposte inaccessibili, possono iniziare a essere osservate, interrogate, comprese.
È proprio qui che si innesta il progetto che TSW ha presentato: un approccio completamente nuovo, nato dall’unione delle sue storiche competenze in ambito SEO e ricerca qualitativa con l’utilizzo mirato dell’AI non per sostituire l’esperienza umana, ma per amplificarla e metterla a sistema.
Attraverso l’analisi automatizzata delle domande autentiche delle persone su temi di marca, e l’interrogazione sistematica dei principali modelli linguistici generativi, è possibile far luce su ciò che prima restava opaco: il modo in cui le AI costruiscono e raccontano l’identità dei brand. Un passaggio fondamentale per restituire una misura contestuale di questa narrazione e trasformarla in un asset strategico, capace di orientare le strategie di visibilità in una direzione realmente allineata con la voce del brand.
“A noi non interessa l’AI in sé: ci interessa l’esperienza che le persone vivono quando si trovano a interagire con l’AI. Da sempre osserviamo le relazioni tra persone e brand, e oggi quella relazione passa anche attraverso modelli generativi che raccontano, rispondono, influenzano.” È così che Christian Carniato, CEO e founder di TSW, spiega questo approccio. “Con questo progetto abbiamo scelto di portare luce su questo nuovo spazio di esperienza, di capirlo a fondo. Perché solo conoscendolo possiamo aiutare le aziende a prendersene cura, con la stessa attenzione e profondità che da sempre mettiamo nell’ascolto delle persone.”
In questo senso, il racconto delle AI diventa uno snodo strategico, una nuova dimensione della visibilità di marca che richiede cura, ascolto e progettazione. Perché anche ciò che l’AI dice di un brand è parte integrante dell’esperienza che le persone vivono.