Venerdì scorso, nella sede di About User, si è tenuto il primo di un ciclo di eventi legati ai test di usabilità con utenti ed eye tracking.
Questo ciclo di eventi ha lo scopo di illustrare il metodo e la tecnologia dei test di usabilità con utenti e eye tracking, attività che vista, analizzata e commentata dal vivo ha un effetto davvero d’impatto.
Per la composizione della platea abbiamo scelto una formula ad invito e a numero chiuso, considerato che gli ambienti di About User possono accogliere agevolmente non più di una trentina di persone e fedeli alla formula piccolo è bello (slogan che si potrebbe applicare anche alla nostra location, Treviso, protagonista di una visita guidata nel tardo pomeriggio).
Per parte mia, come direttore di About User e come co-conduttore ed esperto di usabilità dell’evento, ho avuto una preoccupazione che ho sciolto solo all’ultimo: come vestirmi.
Da un esperto di usabilità infatti ci può aspettare sia uno stile formale sia informale.
Esistono infatti test sperimentali di usabilità che si definiscono formali, in cui prima di cominciare si definisce in modo rigoroso cosa si misurerà e che tipo di dati verranno raccolti, e altri che si definiscono informali, che sono meno rigorosi e che non posso essere generalizzati tanto quanto i primi. Data la bella stagione, ho dovuto abbandonare il lupetto nero attillato informale alla Steve Jobs ripiegando su uno stile formale, data anche la natura dei casi trattati nell’evento.
Paola Mitra di Findomestic Banca e Elisabetta Petrossi di Jacuzzi hanno presentato i risultati dei test di usabilità condotti con About User ad una platea molto attenta, che ha fatto numerose domande e si è dimostrata molto interessata al modo in cui un test di usabilità incide sui processi del business on line.
Paola ha descritto il test condotto sulla home page del sito di Findomestic Banca, della quale abbiamo verificato la capacità di indirizzare correttamente l’utente verso la conversione.
Elisabetta ha dimostrato come un test di usabilità sia utile per verificare la coerenza e la comprensibilità di un sito web, e per capire in che misura possano convivere aspetti emozionali ed aspetti informativi.
La presentazione dei due casi è stata preceduta da un test demo sul sito di Apple Italia, utile per introdurre la metodologia di base e per apprezzare gli esiti del test (sia dal punto di vista dell’attenzione visiva tramite eye tracking, sia dal punto di vista dei tassi di successo e degli errori compiuti dagli utenti).
Il test demo ha dimostrato che anche all’interno di un sito sicuramente progettato con attenzione come quello di Apple un utente può compiere degli errori senza riuscire a raggiungere il suo obiettivo.
L’evidenza oggettiva dell’esito del test ha notevolmente animato la discussione tra i partecipanti, cosa che si verifica sempre quanto accogliamo clienti o prospect per farli assistere ad un test dal vivo sul loro sito web. Ho anzi personalmente verificato violenti pallori improvvisi su volti di clienti che osservano utenti in grave difficoltà alle prese col loro nuovissimo e costosissimo sito web.
Il pomeriggio si è concluso con la visita guidata alla città e con l’aperitivo finale, a base di specialità della Marca trevigiana.
Sono felice di poter ringraziare Marco De Alberti, giornalista e moderatore degli interventi, per il suo supporto, nonché Cristina, Miriam e Lucia di TSW per aver lavorato insieme per la riuscita dell’evento.
Ringrazio tutti i partecipanti per il clima amichevole e la grande attenzione che ci hanno riservato.
Un grazie speciale a Christian per il suo gusto per i dettagli e per aver creduto per primo in About User.