Quando SEO e usabilità s’incontrano

Inizio questo post segnalando un’ottima guida. Non è una guida sul SEO né un manuale di usabilità dei siti web: è uno dei primi ipertesti scritti sul sito del W3C da Tim Berners-Lee, padre fondatore del WWW.

Tralasciando le pagine che trattano argomenti un po’ datati, la maggior parte delle informazioni presenti sono ancora molto attuali, soprattutto per i due ambiti di nostro interesse.

La guida è composta da una serie di suggerimenti pratici su come creare documenti ipertestuali, alcuni dei quali anticipano concetti presenti nelle best practices di Google, mente altre nozioni abbracciano l’ambito dell’usabilità dei siti web e della progettazione pensata per l’utente.

Dopo aver letto questa guida potrebbe essere più chiaro perché Google dia peso ai primi 60-70 caratteri del tag title o preferisca link testuali con testo ancorato. L’algoritmo di Google ragiona (in parte) simulando le esigenze di un utente reale, valutando e valorizzando gli elementi di un sito web che concorrono a definirne la user experience.

Si può quindi realizzare un sito web rispettando i principali dettami dell’usabilità dei siti web, con una progettazione centrata sull’utente, avendo in pratica creato un’ottima struttura SEO di base su cui fare fine tuning o strategie di Search Marketing avanzato. E viceversa.

In definitiva i punti d’incontro sono tanti. Vorrei tentare, assieme al vostro aiuto, di tracciare un elenco delle correlazioni più evidenti tra SEO e usabilità.

Di seguito una prima lista di similitudini, alcune rilevanti, altre un po’ meno:

SEO Usabilità
HTML (struttura portante del sito con link testuali) Facilitare lo spider nella scansione del sito (es. non opponendo menù in Javascript/Flash). Consentire a tutti gli utenti (anche con browser di testo) di navigare e visualizzare correttamente il sito.
Title (correttamente differenziati e valorizzati) È l’elemento distintivo di ogni pagina. I motori evidenziano le parole chiave attinenti alla query in grassetto. Se correttamente valorizzato (descrittivo e minore di 70 caratteri) facilita l’utente nel scegliere quale risultato della pagina di ricerca cliccare. Aiuta l’utente a capire quale tab del browser selezionare.
Semantica Aiuta i motori a ordinare e pesare gerarchicamente i contenuti della pagina. Consente a colpo d’occhio di capire titolo, sottotitolo, paragrafi ed altri contenuti correlati presenti nella pagina.
URL “parlanti” Un URL “parlante” cioè che contiene parole attinenti alla pagina, favorisce il motore nella comprensione del contenuto. Anche in questo caso i motori evidenziano le keyword in grassetto. Nel sito: aiuta l’utente a capire in che pagina del sito si trova.
In SERP: aiuta l’utente a capire in che pagina verrà diretto dopo il click.
Aiuta l’utente a segnalare il sito con un link persistente facile da “maneggiare”.
Contenuti di qualità Un sito ricco di informazioni utili nella maggior parte dei casi viene premiato dai motori che lo posizioneranno nei primi posti per le ricerche attinenti. Un buon sito con contenuti di qualità, che risponde alle esigenze dell’utente, rende l’esperienza di navigazione positiva e proficua.
Pagine bookmarkabili · Pagine con frame (ma ce ne sono ancora?)
· Errato uso dei “cookies”, e dei “Session IDs”
Sono fattori che mettono in crisi gli spider non consentendogli di scansionare correttamente il contenuto della pagina o di ritornare facilmente a visitarne una archiviata in precedenza.
Avere delle pagine “bookmarkabili” facilita l’utente nel segnalare il sito con un link persistente facile da “maneggiare” e da aggiungere nei propri preferiti.
Attributo ALT Gli spider non sono (per ora) in grado di leggere correttamente il contenuto di un’immagine. Tramite il tag ALT possiamo fornire informazioni su un’immagine, valorizzandola. Utenti con connessioni lente non riescono a visualizzare le immagini, tramite il tag ALT è possibile fornire delle utili descrizioni.
Sindrome del “clicca qui” Ad oggi è ancora molto forte l’importanza del testo ancorato per i motori. Quindi un link simile a:
“per calcolare online il premio assicurativo clicca qui”
valorizzerà meno la pagina di destinazione rispetto a:
“calcola online il premio assicurativo”.
Per l’utente interpretare il “clicca qui” richiede un minimo sforzo per capire se è realmente il giusto click.
Paginazione (errata, cioè che non consente di essere stampata in modo corretto) La paginazione nel caso di un articolo diluirebbe il valore del contenuto su due pagine, molto probabilmente duplicandone il meta title.Nel caso di risultati di ricerca, o elenco prodotti su più pagine, una paginazione corretta potrebbe prevedere un meta noindex, follow (segui il link ma non indicizzare la successiva pagina). L’usabilità di un sito ricco di contenuti testuali dipende anche da quanto è facilmente stampabile. Una paginazione potrebbe non facilitare questa operazione.
25 settembre 2008 Matteo Caruso

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TAG: test usabilità SEO