Abbiamo già raccontato del nostro User Experience Lab, e dall’ultima volta è passato un po’ di tempo. Capita sempre: quando si ha una cosa e ci si abitua ad usarla, si dà per scontato il suo valore. Per questo, le occasioni in cui apriamo il laboratorio a non addetti ai lavori ci servono anche per ricordarci del suo grande potenziale.
E’ successo proprio di recente, con un evento interno dedicato ai temi dell’e-commerce e dell’usabilità. Abbiamo scelto uno degli argomenti più attuali nel panorama del digital marketing, ovvero l’ascesa dell’e-commerce nel settore fashion in Italia che, seppur in coda alle statistiche europee, sta trainando i consumi in un periodo di generale flessione economica.
Non un appuntamento unico, ma un ciclo di incontri dedicato alle aziende, sia quelle già attive su canali di vendita online, sia realtà che ne stanno pianificando l’approccio. Abbiamo avuto il piacere di ospitare professionisti di varie competenze, dal marketing di prodotto, al retail, al digital, che con l’occasione vogliamo ringraziare per i loro preziosi contributi.
La scelta del laboratorio come location è presto detta: solo mettendo l’utente al centro delle analisi di user experience possiamo progettare un e-commerce in grado di vendere.
L’esperienza di acquisto online è un tema centrale nel flusso delle azioni che portano l’utente alla decisione di effettuare una spesa. Se è positiva, rassicurante e fluida, l’utente affronterà il proprio “customer journey” privo di barriere strutturali, sarà in grado di esplorare i prodotti, di maturare la decisione di acquisto e di affidarsi ai sistemi di pagamento offerti dalla piattaforma. Ottenere lo stato dell’arte è frutto di un lavoro di ottimizzazione continuativa, che non si esaurisce neppure con una buona progettazione iniziale.
In laboratorio abbiamo quindi mostrato ai nostri ospiti come indaghiamo su questa “esperienza” grazie alla tecnologia eye tracking, che ci restituisce dati importanti sulla qualità dell’interazione tra utente e interfaccia web. Dall’analisi delle barriere di navigazione, unita alle evidenze fornite dalla digital analytics, emergono gli spunti di riprogettazione, in un continuo processo di identificazione delle criticità, formulazione di ipotesi di miglioramento e verifica delle attività.
Di fronte alle reazioni della nostra platea, abbiamo intuito non solo la curiosità verso una tecnologia avanzata di cui poche agenzie ancora dispongono, ma anche l’enorme interesse per un’attività che possiamo effettivamente condividere con i nostri clienti, rendendoli partecipi dell’analisi del proprio sito, e mostrando loro in tempo reale il comportamento dei loro potenziali acquirenti.
Insomma, il nostro lab è aperto per lavori.