Google sempre più mobile

Il 26 febbraio Google ha annunciato tramite il suo blog per Webmaster una modifica importante al suo algoritmo utilizzato nel motore per dispositivi mobili: dal 21 aprile i siti pienamente mobile-friendly hanno maggiore visibilità nella pagina dei risultati di Google su mobile, a scapito di quelli che non lo sono o che lo sono solo parzialmente

Google è stato molto chiaro: gli utenti devono avere dal motore di ricerca il risultato più soddisfacente e usabile possibile, sia in termini di contenuti sia per come sono presentati.

Lo diciamo da anni e l’abbiamo ribadito a dicembre con il post sull’importanza della User Experience mobile per Google. D’altra parte Google sta solo percorrendo la strada che tutti noi prendiamo quando navighiamo: se il sito non corrisponde alle nostre aspettative lo abbandoniamo. Compreremmo mai con il nostro smartphone su un sito dove dobbiamo continuamente zoomare per leggere il testo, spostarci da un lato all’ altro per vedere la descrizione completa del prodotto e il percorso di checkout è una corsa ad ostacoli? Sicuramente no. Abbandoneremmo il sito per uno mobile, dove la navigazione è naturale, il font di una dimensione che permetta di non perdere diottrie, il funnel di acquisto o contatto intuitivo e semplice da compilare.

Cosa dobbiamo controllare per verificare che il nostro sito sia mobile-friendly e salvarci da quello che viene chiamato da qualcuno Mobilegeddon?
Ce lo dice direttamente Google:

  • Visualizzazione non configurata correttamente;
  • Link e pulsanti cliccabili troppo vicini;
  • Dimensioni ridotte dei caratteri;
  • Contenuti non ridimensionati in base alla visualizzazione (errate istruzioni del browser sul ridimensionamento della pagina);
  • Contenuti in flash

 

Per essere sicuri Google fornisce un tool ad hoc che ne testi le effettive caratteristiche mobile-friendly:
https://www.google.com/webmasters/tools/mobile-friendly/

Se il messaggio che ricevete contiene una o più di questi avvisi è meglio prendere provvedimenti:

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Da sottolineare come l’algoritmo lavori a livello di pagina, non di dominio: solo le pagine che Google non riterrà mobile-friendly perderanno la loro visibilità organica.

E’ necessario testarle tutte? In realtà no: all’interno del Google Webmaster Tool esiste uno strumento di controllo e verifica di eventuali problematiche, già da qualche mese i webmaster sono stati allertati da email di avvertimento che sottolineano come “il tuo sito non è pienamente mobile-friendly”.

L’aggiornamento avrà delle ripercussioni molto impattanti, prova ne è la la prima classifica dei vincitori e sconfitti  stilata da Searchmetrics.

Alcuni siti che hanno perso visibilità in US:

lista-siti

Cosa fare ora, dopo il Mobilegeddon?

Quello che si sarebbe dovuto fare già da qualche anno: garantire ai nostri utenti la migliore esperienza di navigazione da qualsiasi dispositivo utilizzino, sia esso un piccolo smartphone, un tablet, un laptop o una Smart TV di ultima generazione.

Nella riprogettazione del sito bisognerà decidere se sviluppare:

  • una versione mobile, separata dalla versione desktop;
  • una versione responsive, che si adatti alle diverse risoluzioni dei device;
  • una versione adaptive, che cambia il suo layout in base al dispositivo.

 

Anticipo da subito che nella maggior parte dei casi la versione responsive è la scelta consigliata, ma dedicheremo un post ad hoc per approfondire l’argomento.

Il tuo sito ha perso visibilità proprio a causa di questo aggiornamento di Google?

Contattaci: possiamo parlarne e cercare insieme la soluzione migliore.

5 maggio 2015 Alessandro Cuomo