La geo-localizzazione sembra essere sempre più uno dei fenomeni social destinati a diventare fondamentali nel prossimo futuro. Sono molte le piattaforme che si stanno sviluppando su questo fronte: Foursquare, Gowalla, Facebook Places… solo per nominare le principali.
Tra questi soggetti, la guerra è ancora tutta aperta. Foursquare è quello più vivace (fino a gennaio 2011 gli utenti iscritti sono stati 5 milioni) e ha da poco introdotto la possibilità di associare le foto ai check-in, funzione già presente con successo in Gowalla (per chi ancora non lo conoscesse bene, invito alla lettura di questa bella intervista sul Taglia Blog). 4sq ha aggiunto anche la possibilità di commentare: sta probabilmente facendo leva su una dimensione ludica e interattiva che è alla base del successo dell’applicazione stessa.
Facebook Places è ancora in fase di lancio e di assestamento, almeno in Italia, ma la base su cui si appoggia è davvero impressionante: gli utenti nel mondo sono più di 500 milioni, senza contare che circa un terzo degli italiani ha un profilo Facebook. Ci si può davvero aspettare di tutto.
Gowalla è nato prima di 4sq e ad ottobre 2010 contava “solo” 500 mila iscritti (contro i quasi 4 milioni di Foursquare …leggo sempre dall’intervista sul Taglia Blog a Josh Williams, co-founder & CEO di Gowalla). Il punto di forza sembra derivare proprio dalle foto, è di pochi giorni fa infatti la notizia del raggiungimento di 1 milione di foto caricate. Si potrebbe aprire a questo punto anche un interessante dibattito sui rischi per Flickr che, a quota 5 milioni di foto, comincia a sentire probabilmente non solo la pressione di Facebook ma anche quella di queste nuove piattaforme di condivisione, però rinvio la questione ad un altro post.
Gowalla ha inoltre una funzione particolare che mi piace e che (per ora) lo contraddistingue: i trip. Oltre a consigliare dei luoghi, infatti, si possono creare dei veri e propri itinerari, ad esempio per visitare una città che non conoscete.
Penso a come si possano applicare queste caratteristiche al mondo business, in particolare al settore travel. È uno di quelli che più sta subendo, in positivo e in negativo, i cambiamenti tecnologici e del web 2.0. Il viaggio è sempre più consigliato da altre persone e il fai-da-te sta diventando un must. Così il ruolo degli intermediari è destinato a cambiare, a trasformarsi per non morire. Come? Anche questa è una scommessa aperta: reinventarsi e usare la creatività, sfruttando questo bacino sempre più grande di informazioni provenienti dal basso, saranno le leve per chi vorrà essere vincente nel prossimo futuro.
Intanto nascono nuove realtà e nuovi accordi, il colosso dei viaggi TripAdvisor si unisce al big dei social network Facebook per mettere insieme i propri punti di forza: quale miglior modo per dare valore agli utenti, se non inserire le recensioni degli amici nei commenti sui prodotti? Credo che l’influenza sulla scelta d’acquisto sia indubbia.
Tornando a noi e a Gowalla, vi lascio con un regalo.
Per chi di voi verrà a Venezia nei prossimi mesi, vi consiglio vivamente di fare un salto anche nella bella e vicina Treviso. Una città piccola ma molto accogliente. E per aiutarvi a girarla ho creato un piccolo itinerario proprio con Gowalla (un trip, appunto) fatto di qualche monumento e tanti luoghi in cui assaporare le prelibatezze del territorio.
Buon tour e occhio a non esagerare con gli aperitivi locali!