In vacanza con internet, tra social network e mobile

Rientrato dalle ferie ho ideato una piccola indagine interna a TSW per capire quanto le nuove tecnologie, ma principalmente internet, abbiano caratterizzato le vacanze estive 2009 dei miei colleghi.

La motivazione era triplice:

  • indagare come alcune persone che utilizzano internet per motivi di lavoro sfruttano, nella vita fuori ufficio, le potenzialità offerte dalla rete
  • verificare se le stesse persone non desiderino invece allontanarsi completamente da ogni tipo di tecnologia
  • ricevere degli spunti di promozione per il settore turistico.

 

Il resoconto, dalla viva voce dei protagonisti

Tra gli intervistati solamente una piccola parte ha scelto di staccare completamente la spina:

  • ho avvisato su Facebook che andavo in vacanza (così non mi mandavano messaggini urgenti) e poi ho spento tutto.

 

C’è chi invece non era partito con l’idea di staccare ma poi, per poca voglia o cause di forza maggiore, lo ha fatto :

  • dopo che sono impazzita per trovare un last minute decente online (quando sei una coppia è facile, quando diventi una famiglia le proposte sono minori)  sono andata in agenzia, due diverse; e poi sono tornata tre volte in quella scelta
  • confesso di avere sbirciato online le foto del villaggio su internet; ma niente di più. Soprattutto abbiamo usato il catalogo
  • mentre eravamo lì mi sono tenuta ben alla larga dall’area wifi, cara come l’oro, e anche dal pc disponibile per navigare; al massimo ho mandato foto via mms. Due euro l’uno, ‘na favola!
  • al ritorno ho scaricato un centinaio di foto, zero condivisione online (niente, se le vacanze significano staccare, io stacco dalla socialità cavoli!) e soprattutto zero foto pubblicate, le ho stampate tutte subito!

 

La restante parte è quella di chi non ha potuto o voluto fare a meno di internet e delle “nuove” tecnologie per organizzare e vivere le vacanze; riporto sotto in ordine sparso qualche esempio.

Organizzazione del viaggio:

  • ho cercato alloggi (appartamenti, case, hotel) in Google sia tra i risultati dell’organico sia del pay per click; solo per prenotare ho chiamato (viste le esigenze di rapidità)
  • ho utilizzato molti portali di ricerca case vacanza; ho dato maggior peso alle case con una recensione positiva e sono stato attento a evitare i fake
  • ho cercato in Google Maps le recensioni sui luoghi  della mia vacanza (gli alloggi e anche le città)
  • ho usato Google Immagini per vedere le spiagge più belle ed i posti vicini dove andare
  • ho prenotato le vacanze on line dopo aver letto delle recensioni su Tripadvisor (p.s.: il ristorante secondo loro doveva essere buonissimo, in realtà era pessimo)
  • Yahoo! Answers mi ha dato una mano nel scegliere una location piuttosto che un’altra (ma ho capito che il target del sito è molto giovane e mi sono fidata fino ad un certo punto)
  • ho utilizzato al 50% Google Earth ed al 50% siti di racconti di viaggi
  • Wikipedia per avere info sulle città
  • Viamichelin: per conoscere distanze e prezzi
  • i vari siti delle compagnie aeree ed i siti con i comparatori di voli per trovare le offerte migliori (da confrontare poi con i costi del viaggio alternativo in auto)
  • i siti dei traghetti per valutare se e quando utilizzarli.

 

Durante la vacanza:

  • ho utilizzato i siti meteo per verificare le previsioni e decidere di conseguenza le escursioni
  • ho cercato su Google eventi, manifestazioni, iniziative nella zona
  • ho inviato MMS con foto delle vacanza
  • ho prenotato biglietti di accesso a mostre e musei via web
  • ho navigato nei siti dei trasporti locali
  • ho usato il cellulare per:
    • navigazione spot per casi estremi (tipo: c’è un locale in zona? Come si chiamava quel locale?) o navigazione veloce per controllo della posta o di Facebook
    • trovare e prenotare gli alberghi lungo il percorso (durante un viaggio on the road)
    • controllare frequentemente la mia posta personale
    • moderare in tempo reale i post sul mio blog personale
    • scattare foto, inviate ad amici con mms o bluetooth; caricate poi su Flickr e Facebook
    • Google Maps per quando mi perdevo
  • ho partecipato ad un evento esclusivo conosciuto via Facebook
  • ho cercato le spiagge più belle con Google Earth
  • dal portatile ho acquistato merce su eBay, in modo da trovarla a casa al mio rientro
  • ho chiamato l’hotel via Skype per avvisare che stavo arrivando in ritardo
  • per organizzare le serate leggevo le recensioni dei locali.

 

Di ritorno dalla vacanza:

  • resoconto e recensioni sul mio blog personale
  • ho inserito in Flickr le foto più carine
  • ho fatto una recensione della struttura lamentandomi che non mi hanno fatto la ricevuta.

 

Cos’è uscito da questo piccolo sondaggio artigianale? Sicuramente che internet non è uno strumento ma è stato LO strumento per organizzare il viaggio.
Inoltre possiamo notare che l’uso della rete attraverso il cellulare si sta sempre più diffondendo: se avessimo fatto lo stesso sondaggio nel 2008 penso che non ci sarebbe stato un così elevato utilizzo di questo strumento durante la vacanza.
Per concludere, in molti mi hanno “confessato” che la scelta della località di vacanza, quindi l’azione che origina tutte quelle sopra esposte, era stata suggerita soprattutto dall’esperienza e dai racconti degli amici.
Potrei quindi concludere che il passaparola resta, anche su internet, lo strumento di marketing migliore; naturalmente la qualità del servizio offerto dalle strutture vacanziere deve essere all’altezza delle aspettative, altrimenti il “buzz” online potrebbe ritorcersi contro gli operatori che non soddisfano le attese.  Ed ora, rimettiamoci al lavoro in attesa delle prossime vacanze! :-)

10 settembre 2009 Manuel Daros

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