Storie (social) di carnevale

“L’economia del dono è una forma economica basata sul valore d’uso degli oggetti e delle azioni.

Per valore d’uso, classicamente si intende la capacità di un bene o di un servizio di soddisfare un dato fabbisogno, o tout-court il suo valore di utilità.

L’economia del dono si contrappone all’economia tradizionalmente intesa, definita economia di mercato o economia mercantile, la quale si basa invece sul valore di scambio o valore commerciale.”

Questa è la definizione di economia del dono di Wikipedia.

Ancora, si legge:

“Il cosiddetto dono è in realtà uno scambio reciproco che ha alcune caratteristiche definite, per quanto esse siano delle convenzioni e non delle regole scritte: l’obbligo di dare, l’obbligo di ricevere, l’obbligo di restituire più di quanto si è ricevuto.”

Cosa c’entra tutto questo con il carnevale? Vi racconto una storia :)

Nel 1984, quando avevo 8 anni, i miei genitori mi regalarono un libercolo dal titolo “Tutti in maschera” di Piero Polato, 30 idee per realizzare costumi di carnevale in modo originale e “non conformista”, come recita il sottotitolo molto anni ’80.

Per il carnevale di quell’anno realizzammo un vestito da corvo. A parte il fatto che il mio era di gran lunga il vestito più divertente e “non conformista” della scuola, lego a quell’episodio il bellissimo ricordo delle ore passate coi miei genitori a prepararlo.

26 anni dopo sono io ad avere un bambino di 4 anni da vestire per carnevale e, amarcord, mi sarebbe piaciuto realizzargli il mio stesso vestito da corvo. Purtroppo però di quel libro non ho trovato traccia, né a casa dei miei genitori, né nelle librerie locali, né cercando su internet.

Tranne in Anobii, social network dove, non ho ancora capito per quale istinto, elenchiamo ordinatamente titoli e autori delle nostre librerie. Ecco, in Anobii 4 persone mostrano “Tutti in maschera” tra i propri libri.

Senza conoscerla, ho scritto a “Linda” la mia storia e il mio desiderio di avere la scansione (o foto) delle pagine sul corvo.
In capo a qualche ora questa gentile sconosciuta mi ha inviato la versione digitale del mio ricordo d’infanzia che condivido con voi :)

Attraverso il web si è creato uno “scambio” tra la mia storia e il mio desiderio di ritrovare dei ricordi lontani e la voglia di aiutarmi da parte di Linda.

Ecco l’ennesima dimostrazione di come i social network aiutino a creare relazioni tra le persone, sulla base di interessi e bisogni comuni.

Buon Martedì grasso!

8 marzo 2011 Valentina Corradi

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TAG: social media