L’unica certezza che abbiamo sui trend nel settore dei social media, ne siamo sicuri, è che mutano ed evolvono in maniera talmente rapida che nel momento in cui vengono scritti rischiano di essere già obsoleti. Il 2016 ha introdotto alcuni spunti che stanno prendendo sempre più forma nel 2017, attraverso le implementazioni nei principali canali.
La demografia dei social nel 2017
Partiamo da una panoramica sulla situazione demografica degli utenti dei social media: chi sono e come li usano?
Grazie ad un’infografica realizzata da Tracx, basata sui 7 principali social media, possiamo sostanzialmente dire:
- Facebook è il canale più diffuso, viene utilizzato in maggioranza dalle donne (l’83% degli utenti online) e da utenti dai 18 ai 49 anni (Millennials e Generazione Z). Raggiunge quasi 2 miliardi di utenti unici al mese.
- YouTube è utilizzato maggiormente da un pubblico maschile (55%) e raggiunge un miliardo di utenti unici al mese.
- Al terzo posto per utenti raggiunti mensilmente (600 milioni di utenti unici) si posiziona Instagram, utilizzato prevalentemente da un pubblico femminile di età inferiore ai 35 anni. Un dato interessante da tenere in considerazione è che il 53% degli utenti iscritti segue almeno un brand.
- Twitter continua a scendere, gli utenti unici mensili sono 317 milioni, la predominanza degli utilizzatori è maschile e il 53% non twitta quasi mai un aggiornamento nel proprio profilo.
- Con gli stessi numeri, Pinterest viene molto utilizzato da un pubblico femminile di età che va dai 18 ai 64 anni (un dato molto interessante soprattutto se lo pensiamo in ottica di e-commerce)
- Linkedin, con 106 milioni di utenti unici al mese, è il canale meno utilizzato, ma è facilmente comprensibile data la specificità del canale stesso.
Qual è la situazione dei social in Italia?
Secondo lo studio qualitativo effettuato da Blogmeter, i giovani sono i più interessati all’utilizzo dei canali social, segnalando una proporzionalità inversa tra età e numero di piattaforme a cui si è iscritti. Dai 18 ai 34 anni è più facile essere iscritti in media a sette canali, mentre oltre i 45 la tendenza è quella di focalizzarsi su meno profili ma molto più “utili” allo scopo per cui ci si è iscritti. Instagram e Youtube si confermano i canali utilizzati per lo più dai giovanissimi (fino ai 18 anni).
Fonte: Insidemarketing.it
I trend social del 2017
Che il contenuto, soprattutto sui social media, stia diventando sempre più visual non è una novità. Anzi. Si sta affermando notevolmente nel 2017 con l’introduzione o il consolidamento di strumenti e integrazioni nelle varie piattaforme.
L’utente non è cambiato: ha bisogno continuamente di stimoli per rimanere su un canale, su un sito o su un articolo specifico.
Tra i vari trend non possiamo non menzionare l’importanza dei video che, già nel 2016, era diventato uno dei mezzi più utilizzati per la comunicazione, e tutto il settore legato alla virtual reality. Queste due tendenze ci fanno riflettere anche su come l’approccio a questo formato stia cambiando. Ci si sta muovendo sempre più verso un mondo in cui questi strumenti permettono di vivere ed interagire in maniera più “naturale”, accorciando quelle distanze che erano presenti all’avvento dei social media.
La direzione è quella delle esperienze immersive, in cui la persona è sempre più posta al centro di esse.
Seguendo questo trend, tra gli obiettivi di Mark Zuckerber c’è quello di trasformare Facebook in una piattaforma popolata quasi esclusivamente da video, entro il 2021. Anche Twitter si sta concentrando maggiormente su questo strumento, integrando piattaforme di live streaming (Periscope) e permettendo la pubblicazione di video native.
Instagram, Facebook, Snapchat con l’introduzione delle stories, sono l’esempio di come l’interazione spontanea, diretta, veloce e naturale sia alla base della comunicazione tra le persone. Se pensiamo, poi, che avvicinarsi sempre di più agli utenti, clienti o potenziali tali è uno dei primi obiettivi delle aziende, non possiamo fare a meno di considerarlo ormai una conditio sine qua non nelle strategie di comunicazione.
Vedere quello che è realmente l’azienda, cosa si muove dietro un cartellone pubblicitario o uno spot TV è un modo per entrare in diretto contatto con la realtà stessa, mettendo in evidenza gli step di produzione, le persone che lavorano dietro alla creazione di un prodotto o di un’idea, fa avvicinare di più il pubblico all’azienda stessa e dimostra come sia fatta, prima di tutto, da persone.
Su quest’onda crescono a dismisura anche i video in live streaming, possibili da creare oramai da quasi tutte le piattaforme.
A supporto dell’immediatezza del momento, della realtà sempre più integrata alla realtà virtuale, non possiamo non considerare che gli italiani sono sempre più connessi ad Internet tramite il mobile (a marzo 2017 il dato mobile ha superato per la prima volta quello delle connessioni da desktop).
Secondo la fonte eMarketer, nel 2020 il 59,5% degli utilizzatori di Facebook, negli USA, accederà al canale solamente tramite mobile – teniamo in considerazione il fatto che l’80% dei risultati adv delle aziende provengono già da dispositivi mobile.
Le novità social del 2017
Facebook
- introduce la possibilità di rispondere ai commenti su Facebook tramite GIF. Ad oggi, sono diversi i brand che utilizzano questa funzionalità per relazionarsi con il pubblico
- Per quanto riguarda i video in diretta, le novità introdotte sono:
- Nuova possibilità di inserimento dei sottotitoli anche nei video live
- Nuova funzione “live with” che permette di includere un nuovo utente all’interno della stessa diretta, così da farlo partecipare in streaming
- Messenger si rifà il look focalizzandosi maggiormente sull’ottimizzazione della navigazione dell’utente ed inserendo i chatbot all’interno delle chat di gruppo
- È guerra alle Fake News attraverso la mappatura delle pagine che propongono link esterni scadenti o inappropriati attraverso la guida “Tips for Spotting fake news”
- Facebook continua ad investire sull’adv, integrando spazi pubblicitari anche all’interno di Messenger
- Da qualche settimana il canale stava testando le video copertine al posto della semplice immagine statica, al fine di dare ai brand l’opportunità di creare interazioni più coinvolgenti all’interno del proprio profilo. La funzionalità era stata inizialmente attivata solo per le pagine di top player di settore (ad esempio Netflix, Coca-Cola e Barilla): ad oggi sembra che la feature sia attiva su tutti i profili
- Facebook continua nella direzione di non far uscire gli utenti dalla piattaforma e si pone nuovi obiettivi per il 2018: lanciare i suoi show originali all’interno del social network, avvalendosi della collaborazione di alcune agenzie di Hollywood per la realizzazione dei suoi spettacoli
- All’evento di Facebook dedicato ai developer, l’F8, Zuckerber ha parlato di molte cose, tra cui VR, portando Facebook Spaces, Messenger come una piattaforma omnifunzionale (un po’ come WeChat).
Twitter
- Molto recente il nuovo look per Twitter (versione Lite) che, per seguire l’onda già approfondita sopra, dà più spazio ad un mood minimal. La novità, oltre a rinfrescare il social dal punto di vista estetico, è stata implementata con l’obiettivo parallelo di ridurre fino al 70% il consumo dei dati da mobile e assicurare la continuità nella navigazione anche in mancanza di connessione.
- Il canale implementa anche i calendari mensili, rilasciando di recente l’ultima versione della feature che includerà non solo gli eventi più importanti del mese, ma anche la reach ipotetica dei contenuti legati a tali eventi, basata sulle performance passate. Questo darà un’idea immediata agli utenti di quali saranno i trend topic del mese.
- Ancora in fase di sviluppo, c’è una versione avanzata del canale a pagamento per professionisti di settore
- Twitter si ispira a Facebook e lancia un’ulteriore nuova funzionalità: “non mi piace questo tweet”
Per un approfondimento su Twitter, vi consigliamo l’articolo “Il futuro di Twitter: nicchia o fallimento?“.
Instagram
- Le dirette su Instagram non andranno più perse, ci sarà la possibilità di integrarle direttamente in una nuova Storia e vederle nelle successive 24h
- per rendere tutto ancora più “social” è possibile seguire gli # anche direttamente le stories degli altri profili. Inoltre, verranno messe insieme le stories di tutti coloro che hanno attivato la localizzazione nella propria
- Si sta introducendo un nuovo format che espliciterà quando le stories o le foto sono contenuti pubblicitari, creati ad hoc per i brand. Con questo si vuole continuare a percorrere la strada della trasparenza tra brand ed utenti #ad
- Solo negli Stati Uniti, arriva Instagram Shopping
- Anche Instagram pianifica le implementazioni future, prevedendo a breve il lancio dei Preferiti: delle liste degli amici più “vicini” modificabili in ogni momento in cui tutti gli elementi condivisi saranno visibili solamente ai partecipanti.
Snapchat
- Introduzione delle Sponsored e Audience Lenses e Smart Filters
- È sempre più diretto verso la proposta di contenuti sponsorizzati, permettendo ai brand di acquistare automaticamente i geofiltri
- Anche Snapchat punta sempre di più sulla realtà aumentata, inserendo un nuovo aggiornamento che vedrà l’integrazione di lenti 3d per la fotocamera posteriore.
- A Febbraio Snapchat si è quotato in borsa, al Nasdaq, dopo le 5 mesi, le cose non stanno andando così bene.
- Per cercare di sfuggire alla minaccia di facebook, Snapchat si è inventato un paio di occhiali che mixano online ed offline: gli Spectacles; presentati lo scorso anno, sono arrivati anche in Italia. Ce la faranno i simpatici occhiali a risollevare le sorti della app?
Youtube
- Il nuovo redesign di YouTube unisce semplicità, coerenza e bellezza in unico formato. La User Interface è resa più snella per accrescere il viaggio esperienziale dell’utente; sono rimossi gli elementi visual che distraggono la navigazione e l’aspetto viene sempre più allineato alle piattaforme di Google.
- Youtube ha lanciato – solamente per gli USA – una piattaforma di streaming denominata Youtube TV in cui è possibile vedere, oltre ai contenuti on demand, i canali via cavo live.
Linkedin
- Introduzione della LinkedIn Publishing Platform, con la possibilità di pubblicare contenuti approfonditi in stile editoriale indicizzati nel motore di ricerca all’interno del social, che compariranno nei feed delle notizie e saranno aggiunti al profilo dell’autore.
Pinterest
- Si segnala fra tutti un aggiornamento visual: la possibilità di effettuare lo zoom sulle foto di interesse e nuovi metodi di ricerca immagini (maggiori informazioni qui).
Chatbot e Customer care
In aggiunta a quanto detto finora, possiamo aggiungere che, assieme all’evoluzione e innovazione dei vari canali social si registrano dei cambiamenti anche da parte dell’assistenza da parte delle aziende. Gli utenti si stanno abituando all’estemporaneità delle relazioni anche tramite mezzi virtuali, e quello che si aspettano oggi dalle aziende stesse non si discosta di molto.
Inizialmente, per un brand essere sui social permetteva ai clienti un canale ulteriore per potersi mettere in contatto con loro. Adesso, le esigenze stanno crescendo: sembra che le persone non abbiano più pazienza. Ecco che, attraverso servizi di messaggistica istantanea e chatbot (ovvero la messaggistica che grazie all’intelligenza artificiale, o machine learning, gestisce in automatico le conversazioni con gli utenti), le aziende possono stabilire dei rapporti immediati e soprattutto stabili che altri strumenti non sarebbero in grado di sostenere.
Messenger Bots & Augmented Video Call Concept by Isil Uzum
L’azienda Pat ha raccolto i dati di alcune analisi, tra cui quella fatta da Wall Street Journal che fa emergere come questo tipo di tecnologia avrà un ruolo fondamentale nel 2017.
Qual è la reazione del pubblico ai chatbot?
- Secondo una ricerca fatta da Zendesk in merito all’argomento, il 40% dei clienti preferirebbe soluzioni self-service rispetto al contatto con l’operatore
- più del 50% preferirebbero riuscire a risolversi i problemi in autonomia, senza dover contattare gli addetti all’assistenza.
- A supporto di questo dato, secondo uno studio commissionato da OneReach, il 64% dei clienti preferirebbe scrivere un messaggio piuttosto che chiamare un’azienda.
Quindi, vedendo questi dati, sembra che la predisposizione ad andare verso questo tipo di supporto ci sia anche da parte della clientela.
Sicuramente siamo ancora all’inizio di un’evoluzione che farà molto parlare di sé nel settore del B2C. Ci sono ancora dei punti di domanda che riguardano in particolare la “freddezza” delle relazioni che si creerebbero. Ciò si scontra con ciò che abbiamo visto inizialmente: la ricerca, attraverso l’immersione nelle esperienze, di un contatto che, anche se virtuale, sia il più reale possibile e vicino alle persone.
Mixare Online e Offline, Virtual Reality e Augmented Reality, Chatbot, Artificial Intelligence, sono solo alcuni dei trend che presto vedremo tramutarsi in realtà. I social stanno entrando in una nuova fase, da un lato automatizzata e asettica, dall’altro, speriamo, più concentrata sulle persone e le loro necessità, perché senza persone, non c’è tecnologia.