Oggi ogni esperienza è accessibile da più canali: ecco come migliorarla con il Service Design
Nell’era digitale le persone usufruiscono di un prodotto o di un servizio attraverso una combinazione di canali, punti di contatto e attori, in connessione fra loro. Queste relazioni offrono all’utente un’esperienza più articolata, ricca, anche complessa, che è più della somma delle parti.
Oggi è possibile, ancor più di ieri, unire i diversi touchpoint e creare dei “ponti” nei journey degli utenti, grazie all’avanzamento tecnologico, all’IoT e all’interconnessione fra diversi device (smartphone, automobili, smart home, elettrodomestici, chioschi, etc.) capaci di comunicare e scambiare dati in tempo reale. La progettazione di queste esperienze va oltre a quella delle singole interfacce e il risultato dipende dalle relazioni fra le diversi parti in gioco.
Gli utenti stessi oggi desiderano, e si aspettano, prodotti e servizi “easy to use” che creino una “continuità” d’uso tra un canale e l’altro. Questa realtà è parte del nostro approccio di ascolto delle persone che ci raccontano il loro modo di vivere le esperienze che sono fatte di storie e di diversi punti di accesso alla narrazione e all’esperienza stessa.
Il Service Design è la progettazione di uno o più servizi con un approccio integrato e multicanale, che prende in considerazione le singole parti del sistema e le relazioni fra le parti stesse, con l’obiettivo di ottimizzare l’esperienza dell’utente e gli obiettivi del business.
In un sistema interconnesso, tutti i touchpoint sono progettati per garantire una fruizione del prodotto/servizio coerente, dinamica e senza interruzioni tra un canale e l’altro, siano essi touchpoint:
L’esperienza dell’utente può incominciare con un canale e continuare in un altro, anche a distanza di tempo e in luoghi completamente diversi.
L’esperienza dell’utente attraverso più canali deve essere:
Trasformiamo in esempi concreti questi concetti teorici.
Tutti abbiamo presente Amazon, e molti di noi anche il procedimento di restituzione, che si configura come un perfetto esempio di service design fluido e ottimizzato:
Pensiamo poi ai servizi di streaming on demand: magari non abbiamo gli abbonamenti a tutti questi servizi ma sono sicuramente rinomati anche per le pubblicità su media tradizionali. Tra tutti, Netflix, che risulta fluidissimo nel passare da un dispositivo all’altro al contrario di altri suoi concorrenti:
Terzo, ma non certo ultimo, esempio, l’Apple Store:
Solitamente, la progettazione dell’User Experience si focalizza sull’interazione delle persone con i singoli touchpoint. Nel Service Design invece vengono considerati tutti i touchpoint insieme, considerando:
Per ottimizzare le interfacce utente e i punti di contatto front-end, ma anche i sistemi e i processi in back-end, è necessario quindi analizzare l’intero percorso per pianificare i punti di contatto con l’utente e creare un’esperienza di servizio/prodotto disponibile su canali diversi.
Per questo la ricerca sull’esperienza utente svolge un ruolo fondamentale nel processo di progettazione. L’osservazione e l’ascolto delle persone – siano esse fruitori del prodotto/servizio o personale dell’azienda coinvolto nel journey – diventa fondamentale per raggiungere l’obiettivo di allineare tutti i touchpoint alla stessa strategia.
I servizi multicanale portano quindi l’esperienza utente a un nuovo livello: noi come professionisti dobbiamo considerare sempre un unico journey ma con una storia complessa, accessibile in più modalità e a diversi punti della narrazione. Questo viaggio è abilitato dalla tecnologia che spinge anche l’evoluzione delle aspettative degli utenti, modificando i confini del design dell’esperienza utente.