Modelli predittivi: sfera di cristallo o utile strumento per progettare l’esperienza del futuro?

Come funzionano i modelli predittivi e come possono aiutarci (ma non sostituirsi) nell’ascolto dei bisogni reali delle persone e nella progettazione di esperienza di qualità.

 

Negli ultimi anni, in ambito di ricerca ma anche a livello aziendale, è scaturito un enorme interesse per quelli che vengono definiti come “modelli predittivi”. Ma cosa sono realmente questi strumenti? Di cosa sono o non sono capaci e perché l’interesse si è sviluppato solo ora?

Cosa sono i modelli predittivi

Senza scendere troppo nei tecnicismi, se si cerca online una definizione di modello predittivo si ottiene una cosa più o meno simile a questa:

“Strumenti di analisi statistica che forniscono una visione più accurata del futuro, in base a dati passati e presenti.”

Tuttavia, scavando più a fondo nei contesti aziendali, il percepito è più quello di avere in mano una sfera di cristallo che riesca in qualche modo, attraverso complessissimi calcoli matematici, a fornire una risposta certa: “un Palantír”, o pietra veggente, per i più avvezzi al fantasy . Parafrasando Tolkien, i modelli predittivi però, esattamente come il Palantír, non ci spiegano tutto, bensì invece, ci danno un’idea di quello che potrebbe essere il futuro.

È fondamentale quindi comprendere che questi strumenti statistici incorporano, come tutto a questo mondo, una componente di errore che deve essere tenuta in considerazione nella loro applicazione finale. Il modello predittivo è quindi uno strumento che, sulla base di eventi passati ci fornisce degli insight su quelli che potrebbero essere eventi futuri.

Modelli predittivi

Come funzionano i modelli predittivi

I modelli predittivi sono tornati ora in voga principalmente per due motivi:

  • La possibilità di poter immagazzinare enormi quantità di dati.
  • Lo sviluppo di computer con un’elevata capacità di calcolo e la possibilità di parallelizzare i processi.

Attualmente quindi, grazie a queste due condizioni soddisfatte, i modelli sono in grado oggi di prendere in considerazione una quantità sufficiente di dati relativi ad eventi accaduti nel tempo, di riconoscere dei pattern al loro interno e riuscire a ricreare quel tipo di evento/variabile di interesse in un tempo futuro. Questa abilità si è rivelata essere incredibilmente utile in diverse forme e contesti. Grazie ai modelli predittivi, infatti, le organizzazioni possono:

  • prendere decisioni più informate e meglio pianificate
  • ottimizzare le risorse
  • identificare i mercati di maggior successo per uno specifico prodotto
  • ridurre il rischio di fallimento o per prevedere la crescita futura.

E questi sono solo alcuni degli esempi di applicazione.

I primi ambiti di applicazione dei modelli predittivi

Alcuni dei primi approcci di utilizzo di modelli predittivi arrivano dal campo produttivo: qui infatti, la possibilità di salvare diverse tipologie di dati ha permesso alle compagnie, ad esempio, di sviluppare modelli che, monitorando lo stato degli apparecchi, sono in grado di comprendere dove siano presenti i guasti più frequenti e di sviluppare una strategia specifica per affrontare il problema, ad esempio, ottimizzando il servizio di manutenzione o anticipando la manifestazione del malfunzionamento ottimizzando le componenti più soggette.

E nel contesto digitale invece, come potrebbero essere utilizzati questi modelli?

Come vengono applicati i modelli predittivi a livello digitale

Oltre alle applicazioni viste in precedenza, i modelli predittivi possono essere utilizzati anche all’interno delle agenzie. Come?

Ad esempio, per ottimizzare le campagne di marketing. L’utilizzo di questi strumenti può aiutare le aziende a individuare quali persone siano più propense a comprare uno specifico prodotto o servizio, e può anche aiutare a pianificare le campagne di marketing più efficaci. I modelli predittivi, quindi, sono uno strumento indispensabile per qualsiasi organizzazione che voglia prendere decisioni informate e migliorare la propria produttività.

Modelli predittivi per l’ascolto: la tecnologia a servizio di esperienze migliori

In conclusione, l’utilizzo di queste riscoperte tecniche può essere di grande aiuto se utilizzate con criterio e possono essere una fonte pressoché inesauribile di insight, è importante tenere presente però che i modelli predittivi sono solo uno strumento e non possono essere utilizzati come sostituto della decisione umana.

La persona continua a essere indispensabile ed è imprescindibile utilizzare la tecnologia e le competenze come strumenti di ascolto per ascoltarne i bisogni profondi e rispondere alle specifiche esigenze con prodotti e servizi creati per regale esperienze di qualità.

23 marzo 2023 Luca Martorano

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