Valorizza la tua attività con la Local SEO

Lo scorso martedì ci siamo trovati, come spesso accade, per un appuntamento di formazione interna di TSW.

Questi momenti di formazione sono un’ottima occasione di condivisione per discutere e confrontarci sulle esperienze e sugli approcci strategici più innovativi che stiamo applicando nei diversi progetti.

Durante il nostro ultimo incontro, io e Mino del team SEO abbiamo approfondito il tema della Local SEO, ovvero l’ottimizzazione della presenza sui motori di ricerca a livello locale.

Ciò che ci ha spinti a farlo è una crescente curiosità interna che percepiamo da parte dei nostri amici e dei nostri clienti, quando ci dicono sorpresi: “ma sai che la settimana scorsa ero a Milano, dal telefono ho cercato su Google “ristorante” e mi sono venuti fuori ristoranti solo di Milano!”.

Cos’è la Local SEO e chi può utilizzarla

Volendo dare una definizione, ci siamo affidati a uno dei migliori blog di settore, Econsultancy, secondo cui:

Local SEO is focused on providing results that are relevant to a searcher based on their current location

che noi nella traduzione abbiamo leggermente modificato:

“La Local SEO si occupa di aumentare la visibilità di attività locali all’interno di ricerche con intenzioni locali”

Ciò che secondo noi è rilevante è l’intenzione dell’utente che effettua la ricerca, che deve essere orientata alla soddisfazione di un’esigenza di ricerca di un’attività commerciale in un luogo specifico – appunto quello in cui si trova l’utente.

Per Google, la Local SEO è diventata negli ultimi tre anni via via più rilevante, grazie in particolare ai seguenti aggiornamenti:

  • Google Venice Update (Febbraio 2012), con cui è stata affinata la precisione in ricerche generiche
  • Google Pigeon Update (Luglio 2014), con cui è stata migliorata la precisione delle posizioni e sono state modificate le SERP locali

 

Ma prima di scendere nel dettaglio, per contestualizzare ciò di cui stavamo parlando ci siamo chiesti: a chi interessa la Local SEO?

  • interessa a PMI con sede accessibile al pubblico o ai propri clienti, aumentando in questo modo le opportunità di visibilità, anche per chiavi di ricerca generiche;
  • a medie e grandi imprese con diverse sedi distribuite sul territorio o con una rete di negozi di proprietà, i cui risultati sulle SERP locali possono essere di interesse per gli utenti che cercano informazioni sulle attività vicine a loro o che cercano una sede specifica.

 

E a chi può interessare meno la Local SEO?

  • ad aziende che offrono servizi online o senza contatto diretto con il pubblico
  • a brand che operano sul territorio esclusivamente attraverso intermediari e rivenditori indipendenti.

 

Le SERP non sono tutte uguali

Le pagine dei risultati non sono tutte uguali, ma anzi cambiano completamente a seconda della localizzazione impostata o rilevata automaticamente dallo smartphone nel momento in cui effettuiamo la ricerca.

Più precisamente, per le ricerche localizzate la pagina dei risultati (SERP) può presentare tre diverse configurazioni:

  1. box con mappa: se cerchiamo, ad esempio, un’officina, emergono i risultati delle officine del luogo in cui ci troviamo, e accanto compare un box di Google Maps dove si può vedere la localizzazione di queste attività
  2. box con Knowledge Graph: sulla destra della SERP, se si cerca il nome di un’attività specifica, appare un box della scheda di Google My Business dell’attività che abbiamo ricercato, con tutte le informazioni che questa scheda può contenere (ne parliamo dopo)
  3. box per hotel e ristoranti: questa è una novità recente di Google, che per chiavi di ricerca come “hotel” e “ristorante” ha inserito nella SERP un box dove si possono scorrere i risultati più rilevanti a seconda della localizzazione impostata.

 

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A livello di ricerca, invece, ci sono tre tipologie di ricerche locali:

  1. ricerche basate sul nome dell’attività: avremo una pagina dei risultati che presenta il Knowledge Graph, dove sono visibili tutte le informazioni …
  2. ricerche generiche con intenzioni locali e localizzazione geografica: quando scriviamo solo “ristorante” e, se siamo localizzati a Treviso, compaiono principalmente i risultati relativi a ristoranti a Treviso, presumibilmente con il box di cui abbiamo parlato prima
  3. ricerche generiche localizzate (con e senza localizzazione geografica): quando scriviamo “ristorante Treviso”. In questo caso i primi risultati non saranno identici alla ricerca precedente, ma saranno più in alto nella SERP quei siti che hanno ottimizzato le parole chiave “ristorante” e “Treviso”, ad esempio Tripadvisor.

 

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Google My Business

Per un’attività che vuole ottimizzare i propri risultati per le ricerche localizzate, lo strumento necessario è Google My Business.

Nato dopo un periodo in cui c’era un po’ di confusione tra gli strumenti utilizzabili, My Business è la fusione di Google Maps, Google Plus, Google Plus Local e Google Places, con cui adesso è possibile creare una scheda dedicata alla propria attività. Per mettere ordine alle eventuali schede precedenti della propria azienda, e verificare che la pagina non sia gestita da estranei all’attività, magari in modo fraudolento, Google ha previsto una procedura di verifica e creazione della scheda My Business.

Per approfondire, vedi qui: https://support.google.com/business/answer/2911778?hl=it

Ma cosa contiene una scheda My Business?

Semplicemente, contiene tutte le informazioni rilevanti per un’azienda, come l’indirizzo, il numero di telefono, il sito web, la posizione su Google Maps e gli orari di apertura. Inoltre, contiene le foto e le immagini dell’attività, che sono suddivise per categoria: foto dell’esterno della sede, degli interni e del personale, nonché la descrizione dei campi in cui opera l’azienda.

Ad esempio questa è la nostra di TSW:

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Fattori di ranking della Local SEO

fattori di ranking local seo

A restituire SERP diverse rispetto alla localizzazione dei risultati sono i seguenti fattori di ranking utilizzati da Google:

  • fattori on-page: presenza nel sito web dell’azienda di nome, indirizzo e telefono (NAP), presenza delle keyword di tipo localizzato nei titoli, autorità del dominio, ecc.
  • fattori off-page localizzati: coerenza tra nome, indirizzo e telefono sul sito web e sugli aggregatori online (come Pagine Gialle), quantità di citazioni, ecc.
  • segnali dai link: presenza di anchor text, qualità e quantità dei link, ecc.
  • segnali sulla scheda My Business: coerenza dell’attività con la categoria di impresa inserita, prossimità dell’utente che effettua la ricerca all’indirizzo dell’attività, ecc.
  • Altri fattori: assumono rilievo anche le recensioni degli utenti, la presenza dell’azienda sui social (in particolare su Google Plus) e il comportamento digitale degli utenti (CTR, numero di check-in, ecc.).

 

Valorizzare i risultati localizzati con i Rich Snippet

È possibile ottimizzare le pagine del proprio sito utilizzando i Rich Snippet, delle porzioni di codice standard forniti da schema.org che devono essere inserite nel codice del proprio sito.

I Rich Snippet consentono di reperire tutte le informazioni rilevanti per l’azienda dal sito web, come indirizzo, orari e descrizione dell’attività. Questi vengono poi utilizzati dallo spider del motore di ricerca per fornirle direttamente all’utente nel momento in cui fa una ricerca geolocalizzata, e saranno visualizzati in questo modo sotto la description del risultato organico relativo all’azienda in questione.

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Un ulteriore modo per ottimizzare i risultati della propria attività locale consiste nel dare il link esterno a Google My Business contenuto nella pagina “Dove Siamo” del proprio sito web,  che abbia così come anchor text l’indirizzo della sede al motore di ricerca.

Per finire, vi lasciamo con un elenco di strumenti e link utili per la SEO locale:

 

Se pensi che la tua attività possa essere adatta ad un’ottimizzazione a livello locale, non esitare a contattarci: saremo felici di darti una consulenza iniziale su misura per la tua attività.

7 luglio 2015 Andrea Bernardi

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TAG: SEO