In un recente studio sull’eyetracking apparso su useit di Jakob Nielsen, vengono presentati i risultati sul comportamento di 232 utenti osservati durante la consultazione di migliaia di pagine web.
Gli studi come questo mirano a individuare come e secondo quali modelli lo sguardo dell’utente si muove sulla pagina, in modo da determinare le zone che attirano più interesse.
Qual è dunque la conclusione dello studio? Che gli utenti leggono secondo una mappa a forma di “F”.
Prima leggono in orizzontale la parte superiore del contenuto della pagina (l’asta superiore orizzontale della “F”), poi scendono un poco e leggono ancora in orizzontale per un tratto più breve del precedente (l’asta inferiore orizzontale), successivamente scendono più o meno velocemente lungo l’estensione verticale del contenuto (l’asta verticale).
Due precisazioni sono d’obbligo:
Si possono quindi trarre alcune interessanti conclusioni:
E’ il caso di notare come una progettazione dei contenuti in vista dell’usabilità abbia delle efficaci ricadute per il posizionamento nei motori di ricerca.
Il ragionamento è reversibile: spesso una progettazione web orientata ai motori di ricerca tiene conto di importanti aspetti di usabilità.
Ecco quali per questo caso: