Neuromarketing come applicazione di un approccio neuroscientifico e di misurazioni psicofisiologiche allo studio dei comportamenti di consumo delle persone.
Misurare l’efficacia di un integratore con le persone è vincente, per le aziende e per gli utenti finali. Leggi in questo articolo la nostra esperienza.
Collaborazione tra TSW e la americana MediaScience nel misurare l'efficacia e ottimizzare, tramite esperienze reali, uno spot TV prima della messa in onda.
Ogni giorno tutto ciò che scegliamo è influenzato dai bias cognitivi: è essenziale tenerne conto per progettare esperienze migliori. Ecco come facciamo noi.
La strada per riacquistare la libertà decisionale, il libero arbitrio, nel vivere la propria vita, passa per una presa coscienza di un problema, chiamato deprivazione dell'io culturale e assoggettamento a tre stati sociali che si pongono al disopra dello strato più basso, il popolino.
Integrare psicologia e user experience è alla base del nostro approccio dei metodi misti che integra test esperienziali con modelli di analisi quantitativa, al fine di ottenere una visione completa e obiettiva dell’esperienza delle persone.
User experience, esperienza utente, customer experience, esperienza del consumatore, sono espressioni in cui ci imbattiamo spesso, ma cos’è l’esperienza di cui parliamo e quando noi diciamo di occuparci di migliorarne la qualità? Quali aspetti registriamo o prendiamo in considerazione?
Il neuromarketing è una branca della neuroeconomia che fonde il marketing tradizionale con neurologia e psicologia, ma la parte interessante è che ha al centro inequivocabilmente le persone.
Fare la spesa online con consegna a domicilio: un'indagine su tre brand della GDO per capire come Amazon condiziona le nostre esperienze d'acquisto online.
Il packaging design è un elemento fondamentale nel determinare un acquisto: TSW ha condotto uno studio per capire quanto conta nell'acquisto di pasta bio.
Le tecniche neuroscientifiche applicate allo studio delle reazioni del consumatore hanno dato origine alla nascita di un “approccio”, il Neuromarketing, che mette al centro la persona.
L’usabilità è un concetto bellissimo, più di quanto il termine e il suo uso, o abuso, facciano pensare.
La parola deriva dal latino uti usare, semplice quindi.
Non proprio perché spesso il significato di questo termine viene negletto o ridotto al suo significato quotidiano di servirsi di qualcosa, all’abitudine dell’atto o all’essere consueta la cosa stessa.